Riassetto azionario previsto tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 per Ics Maugeri, veicolo partecipato con circa il 41% dal private equity Trilantic Capital Partners e posseduto per la quota restante dalla Fondazione Maugeri: un gruppo che gestisce 18 istituti clinico-scientifici distribuiti in sei regioni italiane, con un organico complessivo di 3.500 dipendenti di cui 650 medici e ricercatori.
Secondo indiscrezioni, Trilantic Capital Partners starebbe cominciando a valutare l’«exit» dall’investimento, che potrebbe appunto concretizzarsi tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023. L’investimento di Trilantic risale infatti a sei anni fa, nell’ottobre del 2016, quando era stata creata una newco per portare a termine il salvataggio e soddisfare i creditori del gruppo ospedaliero travolto nel 2012 dall’inchiesta che aveva coinvolto gli ex-vertici della Fondazione e l’ex-governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
Inoltre proprio in questi mesi scade un’opzione a favore di Trilantic sulle quote del fondo immobiliare apportate nella newco al momento dell’ingresso del private equity inglese. In questi mesi bisognerà prima attendere una definizione complessiva del bilancio 2021 del gruppo, che dovrà comprendere anche i rimborsi dovuti dalle Regioni per l’emergenza Covid.
Il gruppo Maugeri, rispetto ad altri ospedali, ha avuto una migliore tenuta dei propri conti durante il periodo della pandemia: nelle 18 cliniche del gruppo l’area strategica resta infatti quella della riabilitazione, soprattutto per anziani, settore che ha continuato ad operare nell’assistenza ai pazienti, a differenza della chirurgia (che ha avuto un forte calo durante la pandemia). Il fatturato del gruppo Maugeri si è attestato attorno ai 280 milioni di euro, ma finita l’emergenza dovrebbe tornare a fissarsi sui 300 milioni di euro.
Resta da capire la modalità dell’exit di Trilantic Capital Partners. Difficile pensare che la Fondazione, con la quale le relazioni restano complesse, possa ricomprare la quota in mano a Trilantic. In questi mesi scade inoltre l’opzione con la quale il private equity potrà, in caso di esercizio, tornare in possesso delle quote del fondo immobiliare Iaso, nel quale sono presenti le strutture del gruppo. Queste quote erano rientrate nell’operazione realizzata nel 2016 da Trilantic, quando quest’ultimo ha sottoscritto un aumento di capitale da 55 milioni di eur0 per Ics Maugeri, ricapitalizzazione avvenuta con il conferimento di liquidità e appunto di quote del fondo immobiliare nel quale erano già stati collocati gli edifici di proprietà Maugeri (con alcune eccezioni, tra cui il centro di Pavia), quote in precedenza rilevate da Trilantic.