Il private equity Cvc a un passo dall’insurtech Rgi

Il private equity internazionale Cvc va alle battute finali per la vendita del gruppo Rgi, produttore italiano di software per il settore assicurativo, passato nel 2018 sotto il controllo del fondo statunitense Corsair Capital.
Da alcuni mesi è in corso un processo di cessione di Rgi. Al lavoro, per conto dell’azionista, americano, è la boutique finanziaria specializzata nel fintech, Arma Partners. Secondo indiscrezioni, Cvc potrebbe avere la meglio sugli altri concorrenti in campo: in primo luogo, la multinazionale israeliana, quotata al Nasdaq, Sapiens, fornitore globale di primo piano di soluzioni software per il settore assicurativo. In corsa c’erano anche alcuni tra i maggiori fondi internazionali di private equity.

Per Cvc si tratterebbe di un nuovo investimento tra i confini tricolori: a fine 2021 il gruppo finanziario britannico ha chiuso la cessione delle controllate Sisal e Mooney. Ma, in precedenza, ha rilevato aziende come Università Telematica Pegaso, Genetic e Recordati.

Uno dei nodi principali resta la valutazione del gruppo Rgi: il valore d’impresa, il cosiddetto «enterprise value», secondo indiscrezioni, sarebbe attorno ai 500 milioni di euro.
Il gruppo è tra le insurtech italiane a più alta crescita: ha sede a Milano e, negli ultimi anni, è sempre stata posseduta da fondi di private equity. Nel caso l’acquisizione di Cvc dovesse andare in porto, potrebbe trattarsi della quarta proprietà da parte di investitori finanziari.

Già nel 2014 erano entrati i fondi di 21 Investimenti e di Quadrivio sgr, che a loro volta avevano delistato la società da Piazza Affari 13 anni fa, nel 2009. Era poi subentrato Ardian e per ultima proprio Corsair Capital tre anni fa.
Rgi è uno dei principali fornitori di soluzioni digitali «end-to-end» per il mercato assicurativo: attivo nella gestione dei processi assicurativi, tra cui la gestione dei sinistri, la gestione della rete vendita e la distribuzione nei mercati vita e danni.

Rgi, nell’ultimo decennio, è cresciuto sia in modo organico sia per acquisizioni. L’azienda quattro anni fa ha rilevato Kapia Solutions, gruppo che opera in qualità di «competence center» sui mercati locali di Francia e Lussemburgo.

Successivamente sono stati acquisiti il software provider Novum e la quota di maggioranza in Unimatica, leader italiano nelle soluzioni di gestione della firma digitale e nei servizi di archiviazione digitale a norma. Rgi ha comprato inizialmente il 31%, per poi salire al 56 per cento. L’ultima acquisizione c’è stata nell’aprile dello scorso anno, quando Rgi ha rilevato Flexperto, software provider con sede in Germania.