Exor va alle battute finali per l’ingresso in minoranza in Lifenet Healthcare, società focalizzata sulla salute e sulle attività ambulatoriali e ospedaliere.
Secondo indiscrezioni, la holding della famiglia Agnelli-Elkann sarebbe infatti in trattative in esclusiva in modo da finalizzare l’operazione. Tra le altre offerte concorrenti c’era anche quella della Findim della famiglia Rovati. Sul tavolo, in un’operazione curata da Mediobanca, c’è un’ampia minoranza di Lifenet Healthcare, da realizzarsi tramite un aumento di capitale riservato da circa 50 milioni. Lifenet è stata fondata nel 2018 ed è di proprietà dall’imprenditore e presidente di Snam, Nicola Bedin: alla definizione dell’operazione con Exor, Bedin resterà in maggioranza, ma aprendo il capitale a un partner di lungo periodo.
Il progetto per la crescita dell’azienda è infatti focalizzato sul lungo termine: Lifenet Healthcare, che ha registrato nel 2021 ricavi per oltre 100 milioni di euro e un Ebitda di 10-15 milioni, punta a crescere nei prossimi anni tramite shopping, in un settore che in Italia è ad oggi molto frammentato. La società ha già all’attivo sette strutture sanitarie in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte: è aumentata di dimensioni per acquisizioni e lo scorso settembre ha rilevato l’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale.
L’obiettivo del piano è aumentare la qualità dei servizi offerti per i pazienti e realizzare, al contempo, investimenti in tecnologie e infrastrutturali in collaborazione stretta con il management team dell’azienda.
Sul versante di Exor, l’investimento si adatta alla strategia d’investimento indicata anche lo scorso novembre davanti alla comunità finanziaria e agli analisti: Exor punta infatti su una società, nata da poco ma con importanti tassi di sviluppo, dove concretizzare le aspettative di crescita a fianco di un imprenditore azionista. Il traguardo è quello di far diventare Lifenet Healthcare un gruppo di dimensioni importanti all’interno del proprio settore. Dall’altro lato, Exor investe su uno dei settori che già nei mesi scorsi erano stati indicati come centrali all’interno della strategia della holding: cioè quello dell’healthcare. Sarà quindi la prima operazione di rilievo in ambito healthcare, se si esclude qualche investimento contenuto di Exor Seeds (il braccio di Exor per le attività early stage-startup).