Follow the Money, la Russia di Vladimir Putin è stata costruita in questi anni attorno alle strette relazioni con una schiera di oligarchi che hanno interessi finanziari in ogni parte del mondo, Europa, Stati Uniti e Asia avviando contatti e strette relazioni con Governi stranieri, multinazionali e imprenditori, comprando tutto il possibile e creando terreno politico fertile per il loro network anche rilevando famose squadre di calcio. La lista dei miliardari russi è numerosa, ma c’è una ristretta schiera di una decina di oligarchi che più di altri ha avuto e ha strette relazioni con il capo del Cremlino. Il loro patrimonio finanziario è enorme, sia in Europa sia negli Stati Uniti, ed è comprensibile come in modo indiretto sia enorme e irresistibile il potere di Putin. Il patrimonio stimato raggiunge quasi 200 miliardi di dollari. Secondo l’agenzia internazionale Bloomberg, la ricchezza degli oligarchi si è ridotta negli ultimi anni, anche per le sanzioni già comminate in passato dagli Usa. Ecco alcuni dei nomi più importanti:
Alexander Abramov: 8 miliardi di patrimonio.
E’ uno dei proprietario di Evraz, il maggior produttore di acciaio russo. Ex-scienziato, è emerso nella schiera degli oligarchi russi dopo le privatizzazioni a Mosca degli anni 90. Ha importanti interessi nel Regno Unito, a Londra, e negli Stati Uniti, dove possiede le controllate Oregon Steel Mills e Claymont Steel.
Oleg Deripaska: 4 miliardi dollari di patrimonio
Considerato tra gli oligarchi più vicini a Putin, la sua fortuna nasce negli anni 90 nel settore dell’alluminio. E’ il fondatore di Basic Element, uno dei più grandi gruppi industriali della Russia. Ex marito della nipote di Boris Eltsin, è considerato tra gli oligarchi più vicini a Vladimir Putin.
Roman Abramovich: 14 miliardi di dollari di patrimonio
Miliardario, vive a Londra da anni dove è stato accolto con referenza dalla City, visti anche i successi calcistici del suo Chelsea. E’ diventato ricco acquisendo nel 1995 insieme a Boris Berezovskij la quota di controllo del colosso petrolifero russo Sibneft. Quest’ultima società è poi stata rivenduta a Gazprom per 13 miliardi, reinvestendo poi il tutto in Evraz Group. Secondo le ultime indiscrezioni il Governo del Regno Unito lo avrebbe ora bandito dal Paese come sanzione per l’invasione della Ucraina da parte della Russia.
Alisher Usmanov: 23 miliardi di patrimonio.
E’ a capo di una conglomerata con diversi interessi economici. Proprietario del quotidiano Kommersant, comproprietario del secondo operatore di telefonia mobile russo, MegaFon, azionista di maggioranza di Metalloinvest, un conglomerato industriale russo. Dal 2007 al 2018 Usmanov è stato uno dei principali azionisti del club di calcio inglese Arsenal. Ha interessi immobiliari anche in Italia, soprattutto in Sardegna, dove lo si avvista spesso sul suo Dilbar, mega yacht di lusso largo 23 metri e lungo 156. Il più grande al mondo.
German Khan, 10 miliardi di patrimonio.
Russo-ucraino, emerge al fianco dell’altro oligarca, Mikhail Fridman, nel settore petrolifero. E’ tra i creatori della joint venture tra NK e British Petroleum, rivenduta nel 2013 a Rosneft per 56 miliardi di dollari. E’ attualmente co-proprietario dell’Alfa-Bank russa ed è collegato anche all’Italia, dove possiede proprietà importanti in Maremma.
Viktor Vekselberg, 13 miliardi di patrimonio.
Proprietario e presidente della Renova Group, conglomerata che si occupa, tra le altre cose, di materie prime (come alluminio o petrolio), energia e telecomunicazioni. In Italia possiede una quota del gruppo Octo Telematics e Villa Feltrinelli sul lago di Garda.
Leonid Mikhelson, patrimonio di 35 miliardi.
E’ CEO, presidente e principale azionista della società russa del gas Novatek. Mikhelson è uno dei tanti “oligarchi” russi nominati nel Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act del 2017.
Vagit Alekperov, patrimonio di 25 miliardi.
E’ presidente della più grande azienda petrolifera russa e seconda al mondo per riserve petrolifere: la Lukoil.
Mikhail Fridman, patrimonio di 14 miliardi.
Di nazionalità russa, nasce a Leopoli, in Ucraina 57 anni fa. Ha fondato la conglomerata Alfa-Group e pochi anni dopo Alpha Bank, una delle maggiori banche private russe. E’ anche co fondatore di LetterOne.
Dmitry Rybolovlev, patrimonio di 7 miliardi.
Vive a Monaco dopo aver comprato nel 2010 per 220 milioni di euro un attico nel residence di lusso La Belle Époque. Avvia la sua fortuna nei primi anni 90, fondando banche e acquisendo partecipazioni in diverse società industriali, rivenendole in gran parte nel 1995 per concentrarsi in imprese nel settore del potassio. E’ proprietario per due terzi della squadra di calcio del Monaco.
Vladimir Potanin, patrimonio di 30 miliardi.
E’ diventato ricchissimo grazie al programma di prestiti per azioni in Russia all’inizio degli anni 90. Nel gennaio 2018, Potanin è apparso nella “lista Putin” del Tesoro degli Stati Uniti di 210 individui strettamente associati al presidente russo.