Procede a tappe serrate la strada verso lo sbarco sul listino di Piazza Affari della controllata di Eni, Plenitude. Il nuovo nome di Eni Gas e Luce sarà effettivo dal prossimo 7 marzo e le grandi manovre per l’Ipo sono a buon punto.
Il collocamento sul mercato potrebbe riguardare il 30% del capitale, con un valore complessivo di 10 miliardi di euro e con una finestra temporale per lo sbarco immaginabile prima dell’estate, se le condizioni dei mercati lo permetteranno e se non ci saranno condizioni macroeconomiche e politiche (come il possibile scoppio del conflitto in Ucraina) tali da far optare per un rinvio.
Secondo indiscrezioni, al consorzio bancario che vedeva già come global coordinator principali Credit Suisse, Mediobanca e Goldman Sachs si sarebbero uniti altri sei istituti bancari: cioè Bofa Merrill Lynch, Bnp Paribas, Unicredit, Barclays, Deutsche Bank ed Equita come bookrunner. Quindi in campo è sceso un parterre di banche robusto per una quotazione che potrebbe essere la maggiore del 2022, oltre che degli ultimi anni. Sarebbe già stato riscontrato interesse degli investitori istituzionali.