Sanità nel radar dei private equity: Neo Apotek, Lifenet Healthcare, Bomi e Affidea

Il settore della sanità prosegue ad attirare le attenzioni degli investitori finanziari. A finire sotto i riflettori dei fondi di private equity sono dossier in diversi ambiti: si va dalle farmacie fino alla logistica sanitaria per arrivare alle attività ambulatoriali e ospedaliere e alla diagnostica per immagini. Le richieste sono, nella maggioranza dei casi, focalizzate su multipli a due cifre.
Nel settore delle farmacie torna ad affacciarsi sul mercato una possibile operazione dopo quella realizzata dall’investitore francese Antin Infrastructures, che un anno e mezzo fa ha rilevato l’80% delle farmacie Hippocrates con una valutazione di 600 milioni, prezzo che rappresenta un record per il settore in Italia.
I riflettori sono così puntati in questi giorni sulle decisioni dei soci di Neo Apotek, società lanciata nel 2019 da un club deal organizzato da Banca Profilo per investire in farmacie. A partecipare al club deal, due anni fa, sono state primarie famiglie imprenditoriali, come gli storici farmacisti milanesi Cocchi-Riva, e il veicolo di private equity Route Capital Partners. Ora tra i soci sarebbero in corso riflessioni e proprio Banca Profilo starebbe studiando la possibilità di un riassetto azionario dell’azienda.
Nelle prossime settimane verrà quindi valutato se avviare un «beauty contest» per scegliere gli advisor, che organizzeranno il processo su Neo Apotek: se verrà presa questa decisione, come co-advisor sarebbe già scesa in campo la stessa Banca Profilo, alla quale si unirà un altro consulente finanziario. La società, che ha rilevato oltre 40 farmacie, ha archiviato nel 2021 un giro d’affari tra 50 e 60 milioni di euro.
L’altro dossier è quello di Lifenet Healthcare, società focalizzata nel settore della salute e delle attività ambulatoriali e ospedaliere. Nelle scorse settimane sono arrivate all’advisor Mediobanca le offerte per un’ampia minoranza rivolta a un partner finanziario, tramite un aumento di capitale riservato da 50 milioni. A breve verrà avviata una scrematura dei potenziali partner. Secondo i rumors, in corsa ci sarebbero alcuni fondi e family office.
Il gruppo è stato fondato nel 2018 ed è di proprietà dall’imprenditore e presidente di Snam Nicola Bedin: ha registrato nel 2021 ricavi per oltre 100 milioni di euro e un Ebitda di 15 milioni.
Tra i dossier di maggiori dimensioni ci sono invece quello su Bomi, ex-quotata all’Aim Italia, leader nella logistica e nella gestione di prodotti medicali ad alta tecnologia, per la quale l’azionista ArchiMed ha affidato mandato a Morgan Stanley. Il processo partirà entro i primi tre mesi dell’anno e si attende un’accesa competizione tra investitori, soprattutto alla luce di quanto avvenuto di recente con la vendita di Plurima a Poste Italiane.
Infine si attendono a fine mese le offerte per Affidea, leader europeo nella diagnostica per immagini, che fa capo al miliardario elvetico Ernesto Bertarelli. In campo ci sono fondi come Eqt Infra e Partners Group.