I grandi fondi di turnaround mettono nel radar il colosso italiano dei pneumatici Fintyre, controllata di Bain Capital, che ha aperto un dossier di concordato in bianco al Tribunale di Bergamo. Secondo indiscrezioni, riportate da Reorg Research, il gruppo finanziario Springwater Capital avrebbe infatti fatto un’offerta che prevede un aumento di capitale da 50 milioni di euro.
Le trattative con Springwater Capital si aggiungono alle discussioni già in corso con altri gruppi finanziari come Gso Capital Partners (divisione di Blackstone Group), che è tra i principali creditori del gruppo. Se le trattative per un concordato in bianco non dovessero andare in porto, si potrebbe aprire una procedura di amministrazione straordinaria sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.
Fintyre Group è il primo distributore di pneumatici da ricambio in Italia e tra i primi cinque in Europa. La controllata di Bain Capital è presente in particolare in Italia e Germania, divisioni entrambe in affanno ormai da mesi. Sulla parte italiana sono in corso trattative con uno dei maggiori creditori, cioè proprio Gso Capital Partners (Blackstone Group) su una tranche di 130 milioni di euro di debiti.
L’impatto del Covid-19 sul business è stato pesante e il lockdown ha avuto effetti sul bilancio: in termini di indicatori economici Fintyre Italia ha avuto una discesa della marginalità già prima del Covid, con l’Ebitda sceso a 12 milioni nel 2019 rispetto ai 18,2 milioni nel 2018. Nel 2020, causa la pandemia, il calo dovrebbe continuare. Tutto il gruppo Fintyre ha invece generato nel 2018 vendite per 1,1 miliardi: la sola parte italiana per circa 425 milioni di euro. Ha circa 270 milioni di debiti, dei quali 130 milioni verso Gso Capital Partners.
Al lavoro sull’operazione ci sono i consulenti e i legali: Deloitte e Gattai Minoli Agostinelli per l’azienda, White & Case per Gso Capital Partners e Allen Overy per le banche. Il private equity Bain Capital ha rilevato nel 2017 Fintyre, tramite il fondo Europe IV.