Dopo la firma dell’accordo sugli aspetti finanziari con la cordata Cvc, Advent e Fsi due giorni fa, con il via libera dell’assemblea di Lega, ora sul tavolo delle trattative fra i fondi di private equity e i club andrà una variabile fondamentale come la ripartizione delle risorse tra i club. Si tratta di un aspetto fondamentale, tanto più nell’attuale situazione di crisi per i bilanci delle squadre, i cui fatturato sono stati colpiti dalla riduzione delle entrate da stadio e da un calo delle entrate pubblicitarie. Sul tavolo anche la definizione della governance societaria della Mediaco, cioè la newco dove andranno a confluire i diritti tv delle partite del campionato italiano di calcio.
Mercoledì in Lega (affiancata dagli advisor Lazard, Gianni Origoni Grippo e Tremonti) sono stati definiti i termini finanziari dell’operazione: 1,7 miliardi di offerta all’anno per i prossimi 10 anni per la torta dei diritti tv delle partite, per una somma complessiva di 17 miliardi di euro. Sul piatto c’è anche un altro finanziamento, una linea di credito per 1,2 miliardi di euro garantita da Goldman sachs. È inoltre previsto un periodo di lock up per gli investitori fino a dicembre 2026.
La cordata tra Cvc, Advent e Fsi (che è stata assistita da Rothschild, Credit Suisse, Barclays, Vitale oltre che dallo studio Gattai Minoli Agostinelli, BonelliErede, Facchini Rossi Michelutti ed Ey) dovrà, dunque, attendere ancora alcune settimane per il via libera alla Mediaco, il veicolo dove entrerà come socio di minoranza (con il 10%) a fianco dei club.