I grandi hotel di Statuto sotto pressione finanziaria cercano il rifinanziamento

Non è un periodo semplice per il gruppo immobiliare di Giuseppe Statuto, che raggruppa strutture come il Four Seasons e il Mandarin di Milano, il Danieli di Venezia e il San Domenico Palace di Taormina. Non è soltanto il Covid-19 ad avere massacrato il settore.
Ora per l’immobiliarista si prospetta una negoziazione per rivedere i finanziamenti alla base della architettura societaria. Sarebbero in corso riflessioni per il rifinanziamento: impresa non facile visto che la rete dell’immobiliarista vede al vertice una holding indebitata con un gruppo finanziario inglese, Tci -The Children’s Fund e con BancoBpm. Proprio Tci è stato il fondo che ha permesso a Statuto di tenere in piedi la sua architettura circa tre anni fa e anche ora il suo sostegno sarà fondamentale.
Al contrario l’istituto guidato da Giuseppe Castagna è storicamente esposto verso l’immobiliarista con un debito che negli anni è sceso da circa 900 milioni a circa 500 milioni. Ma non è finita qui: perché a ogni grande albergo fa capo un veicolo societario a propria volta indebitato verso fondi di debito e banche, ad esempio lo stesso BancoBpm sul Mandarin. Tutti asset di pregio che ora, causa Covid e pressione finanziaria, hanno bisogno di un altro assestamento.