Il fondo Elliott raffredda il dossier Manutencoop. Potrebbe diventare assai complicata la situazione della società di «facility management», che stava per negoziare un prestito di 180 milioni con il fondo statunitense: somma importante per liquidare le minoranze del gruppo. A fine settembre scade una opzione «call» in virtù della quale le minoranze possono cedere le loro partecipazioni. Ora l’opzione (secondo quanto indica il servizio di intelligence Reorg Research), alla luce della situazione con Elliott, sarebbe stata prorogata di un mese.
Con quali soldi verranno dunque liquidate le minoranze, fra i quali diversi private equity? In estate era stata emessa un’obbligazione per 420 milioni, sottoscritta per 360 milioni: soldi che avrebbero dovuto essere essere rimborsati ai sottoscrittori in caso di accordo con Elliott. Ora, alla luce delle difficoltà con il fondo, il piano B prevede che il bond non sia più rimborsato, ma che serva a rifinanziare il debito precedente e a liquidare i soci, con l’aggiunta di 50 milioni che dovrebbero, secondo i piani della società, arrivare dalla gestione della cassa.