Unione Essilor-Luxottica: nell'occhialeria inizia il consolidamento

Inizia il consolidamento previsto nel settore dell’occhialeria. Con una operazione da 50 miliardi di euro l’italiana Luxottica e la francese Essilor si uniranno: dalle nozze nascerà un gigante dell’ottica.
Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un Ebitda netto combinato di circa 3,5 miliardi. Previste nel medio termine sinergie di ricavi e di costi per un ammontare tra i 400 milioni e i 600 milioni, con un’accelerazione nel lungo termine. Dopo la fusione, Delfin avrà una partecipazione al capitale di Essilor Luxottica compresa tra il 31% e il 38%, divenendone il primo socio. La holding di Leonardo Del Vecchio detiene oggi il 61,90% del capitale sociale di Luxottica, che in seguito alla fusione con Essilor verrà delistata da Piazza Affari. La nuova realtà sarà quotata a Wall Street. L’operazione ha visto come advisor Citigroup e Rothschild per Essilor e Mediobanca per Delfin. Gli advisor legali sono stati Cleary Gottlieb Steen & Hamilton per Essilor, BonelliErede e Bredin Prat per Delfin.
Insomma, il grande consolidamento nell’occhialeria è iniziato. In un articolo dello scorso 11 aprile (dal titolo “I big degli occhiali e le avance di Essilor a Luxottica e Safilo”) proprio questa rubrica aveva anticipato le grandi manovre in corso nel settore. Ora i riflettori sono puntati su altri big del settore, come Safilo, che per forza dovrà cercare un matrimonio per rispondere all’operazione Essilor-Luxottica.