Dopo il piano, Unicredit si concentra sull’aumento. Sul via libera all’operazione, oggi si esprimerà l’assemblea convocata a Roma: 13 miliardi di euro, una cifra ‘monstre’ e mai vista per una ricapitalizzazione di una banca in Italia, su cui sono in riflessione i grandi azionisti. Tra questi Cariverona, primo socio italiano, che ha ceduto sul mercato, in più sedute recenti, lo 0,50% limando la propria quota al 2,23%. Un alleggerimento che, però, potrebbe essere momentaneo con ogni opzione ancora aperta.
I tempi per l’aumento come indicato dall’Ansa sono, comunque, serrati. L’obiettivo indicato da Jean Pierre Mustier è di un avvio entro il primo trimestre. E, in tal senso, c’è chi già cerchia in rosso la metà di febbraio con il board sui conti del trimestre e dell’anno convocato per il 9 di febbraio. Nel frattempo il Ceo volerà in road show. E’ già stato a Londra e sarà negli Stati Uniti a Singapore ma anche in Austria e Germania.
Per muoversi e definire la propria posizione i soci vogliono avere il quadro completo su prezzi e condizioni. Rumors indicano un sconto tra il 30-40% sul prezzo teorico delle nuove azioni. Il dossier sulla ricapitalizzazione è da tempo sul tavolo dei fondi, in testa gli arabi di Aabar (che detiene il 5% e avrebbe già sciolto qualsiasi riserva per una sottoscrizione pro quota), Capital Research (arrivata al 7,4%) e Blackrock (4,8%) così come delle fondazioni (CariVerona, Crt, Carimonte, Manodori, CrTiestre, Cassamarca e Fondazione Sicilia) che controllano un pacchetto vicino al 9% e dei privati (Caltagirone e Del Vecchio). Senza dubbio l’operazione modificherà la geografia dei soci e, a cascata, anche la composizione del cda che da 17 è destinato a limarsi a 15 con un solo vicepresidente. Su questo punto una riflessione l’ha già aperta Cariverona che, al momento, non ha posti in consiglio e che sul tema sembra aver trovato la sponda anche di altri azionisti concordi nell’avvio di una ‘ristrutturazione’ del consiglio. L’assemblea per il rinnovo è fissata al 2018 ma non è da escludere, a questo punto, che i risultati dell’aumento possano accelerare il processo di cambiamento.