Primo giorno di quotazione della nuova entità nata dalla fusione fra Banco Popolare e Bpm. E si sprecano le indicazioni positive delle banche d’affari sul potenziale sinergico dell`operazione: secondo Equita ad esempio con l’unione si dovrebbero superare i target in termini di taglio dei costi (320 milioni al 2019) – anche perché la trasformazione in Spa dovrebbe mettere pressione al management nel raggiungimento degli obiettivi di piano: terger peraltro recentemente confermati dall`accordo sindacale sulle riduzioni del personale, che ha superato l’obiettivo del piano industriale (2,100 uscite contro 1,800 programmate). Nel corso del 2017 la vera sfida sarà la riduzione del portafoglio di sofferenze (riduzione di 8 miliardi di Npl al 2019): date le pressioni del mercato per l`accelerazione del processo, non si escludono modifiche più strutturali rispetto a quanto previsto nel piano industriale (ad esempio deconsolidamento di parte del portafoglio attraverso partnership strategiche sugli Npl).
Inoltre il mercato teme che, nell’ambito di un generalizzato trend settoriale di incremento delle coperture dei non performing loan, la nuova entità possa risultare in shortfall di capitale: secondo gli addetti ai lavori il nuovo gruppo potrà tuttavia contare su abbondanti riserve di valore da cui attingere in caso di necessità legate alla valorizzazione delle fabbriche prodotto (ad esempio cessione di quote nel consumer credit o nell’asse management).