Battaglia Mediaset-Vivendi, la famiglia Berlusconi procede unita. E i francesi minacciano di salire vicino al 30%

La famiglia Berlusconi procede unita contro l’assalto di Vivendi. Al di là delle speculazioni sulle possibili diversità di vedute, Berlusconi e i suoi figli (sia quelli della prima moglie Piersilvio e Marina sia quelli avuti da Veronica Lario, cioè Barbara, Luigi ed Eleonora) sono fermi nel respingere il raid del colosso francese delle comunicazioni. La realtà, secondo indiscrezioni vicine alla famiglia, è che al momento la strategia sarebbe soltanto quella di rispondere sul lato legale ai francesi. Nessuna ipotesi industriale sarebbe al momento sul tavolo, tanto meno l’unione di RaiWay e Ei Towers circolata in questi giorni per liberare capitale per Mediaset. La speculazione, che torna periodicamente alla ribalta, sembra tanto meno proponibile oggi con un governo “provvisorio” come quello di Gentiloni, che non sembra in grado di avviare anche un riassetto nel settore delle torri. La stessa ipotesi, circolata in questi giorni sul lato francese, sulla volontà di Vivendi di cedere Telecom Italia a Orange per avere il via libera delle authority italiane all’acquisto di Mediaset, sembra una speculazione futuribile e poco concreta al momento: malgrado Vivendi abbia annunciato di voler salire fino a poco sotto il 30 cento, cioè poco sotto la soglia d’Opa. Nel frattempo Fininvest ha comunicato di aver presentato un esposto alla Consob, accusando il gruppo francese di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato. L’esposto della holding di via Paleocapa richiede all’organismo di controllo presieduto da Giuseppe Vegas di esercitare poteri che potrebbero comprendere anche il sequestro delle azioni.
Quindi, secondo ambienti finanziari bene informati, per i prossimi mesi si attende un’aspra battaglia legale tra Mediaset e Vivendi, sul filo dell’Opa. A guadagnarci saranno quindi per ora i grandi avvocati incaricati di seguire le cause: Giuseppe Scassellati dello studio Cleary Gottlieb, ma anche i professori Vincenzo Mariconda e Andrea Di Porto per Mediaset e Fininvest sul lato civilistico, fino ai legali di BonelliErede e all’immancabile Niccolò Ghedini sul lato penale.