“Gli azionisti di riferimento di Gnv ribadiscono in modo perentorio che la compagnia non è in vendita”. La nota arriva direttamente dal gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte, che controlla Grandi Navi Veloci (Gnv). E’ l’ultimo atto della sfida in corso tra i giganti italiani dei mari: cioè la famiglia Grimaldi, gli Onorato e Aponte. Si tratta di una sfida per il predominio sulle rotte passeggeri e merci, non solo in Italia ma anche nel Mediterraneo e nei mari del Nord Europa.
Ma perché questa nota? Ebbene, da qualche giorno si rincorrono negli ambienti dello shipping indiscrezioni su una offerta, per quanto informale, fatta recapitare dal gruppo Grimaldi al gruppo Aponte: una proposta (si dice da 200 milioni di euro) per Grandi Navi Veloci appunto.
Aponte avrebbe rifiutato, ma i rumors continuano a scommettere in un interesse tuttora esistente dei Grimaldi, che qualche giorno fa non hanno commentato le indiscrezioni, per acquistare Gnv, magari a un prezzo maggiore. Ma Aponte, di solito riservatissimo, esce allo scoperto e afferma che Gnv non è in vendita.
La sensazione degli addetti ai lavori è che si sia soltanto all’inizio di una sfida che durerà a lungo. Da mesi infatti il gruppo Onorato sta provando a inserirsi sulle rotte oggi di dominio del gruppo Grimaldi. Inoltre qualche giorno fa a Cernobbio al forum annuale di Conftrasporto Vincenzo Onorato ha annunciato un’alleanza commerciale proprio con Gianluigi Aponte per un nuovo network dedicato ai traffici ro-ro del Mediterraneo, formato da quattro compagnie – Gnv, Snav, Moby e Tirrenia, in alternativa a quello del gruppo Grimaldi.
L’alleanza fra Moby e Tirrenia da una parte e Gnv-Snav sembrerebbe infatti esplicitamente volta a competere con il gruppo Grimaldi, che ha una posizione di grande rilievo in Europa. Ma intanto proprio quest’ultimo non sembra per niente intenzionato a fare da spettatore: secondo le indiscrezioni che circolano in queste settimane negli ambienti dello shipping proprio il gruppo Grimaldi avrebbe quindi provato a sondare Aponte con un’offerta da circa 200 milioni di euro per Gnv, cioè Grandi Navi Veloci.
A fare da spettatore in tutta questa vicenda è il mondo finanziario e bancario che è abbastanza esposto sul settore dello shipping. In particolare Unicredit, la banca grande finanziatrice di diversi attori dello shipping italiano. Vicina ad Onorato, che è un suo cliente storico, e allo stesso Aponte, visto che proprio Unicredit assieme a Mediobanca ha rifinanziato il debito di Grandi Navi Veloci.