Roberto Cavalli in crisi: quel tentativo di Francesco Trapani per acquistare la maison

Il piano di ristrutturazione della maison Roberto Cavalli prende avvio. Un piano voluto dall’Ad Gian Giacomo Ferraris, il manager che ha preso le redini della società toscana a fine luglio. Del resto, la società di proprietà di Clessidra, è in profonda crisi: il fatturato è in costante calo e il 2016 si chiuderà con una forte perdita. Di recente ha lasciato il gruppo Peter Dundas, lo stilista chiamato un anno e mezzo fa per sostituire il fondatore Roberto Cavalli, che all’inizio del 2015 aveva ceduto il 90% del capitale al fondo Clessidra. Inoltre verrà chiusa la sede di Milano e tutto sarà concentrato a Osmannoro, il comune di Sesto Fiorentino, dove la società è storicamente situata. Nel piano è prevista anche la chiusura di numerosi negozi, tra i quali anche Firenze, oltre a Vienna e Venezia con una forte riduzione del personale. Oggi sono 672 i dipendenti della Cavalli nel mondo, di cui 437 in Italia: il piano prevede una riduzione di oltre 200 persone, per lo più in Italia, entro fine 2017. L’obiettivo dichiarato è il ritorno del gruppo alla redditività. Ma, nel frattempo, negli ultimi mesi sono circolate indiscrezioni su un progetto fin qui rimasto segreto e che questa rubrica è in grado di svelare. Infatti secondo indiscrezioni Francesco Trapani, ex Ad di Bulgari e tra i partner principali di Clessidra prima che arrivasse Italmobiliare dei Pesenti, ha provato ad acquistare personalmente la griffe, che lui stesso aveva trattato per conto del fondo di private equity. Tentativo però andato male.