Sarebbero rimasti due soggetti in corsa per la conquista di Juliet, cioè la piattaforma di gestione dei crediti deteriorati interna a Banca Monte dei Paschi di Siena.
Il testa a testa sarebbe infatti tra Cerved Credit Management e doBank, il gruppo bancario nato dall’ex-Uccmb. Una decisione dovrebbe essere presa a breve: le offerte finali che sono state spostate dal 26 ottobre al 7 novembre.
Sul piatto c’è un terzo dei non performing loan (quindi circa 9 miliardi) dell’istituto senese (complessivamente 27 miliardi), che Mps cederà al 33% del nominale attraverso la maxi-cartolarizzazione. In pratica, il soggetto scelto si aggiudicherà la piattaforma Juliet, con circa 9 miliardi di euro da amministrare. Si tratta di un’operazione complessa e che sarà soggetta per il compratore al buon esito dell’aumento di capitale della banca.
Nel corso dei mesi il perimetro oggetto di cessione, da far confluire in Juliet, è mutato progressivamente. Ad inizio anno, infatti, sembrava che il deal prevedesse la cessione della piattaforma di gestione con un contratto di gestione pluriennale di tutti i 27 miliardi di crediti problematici dell’istituto senese.
Tuttavia l’operazione, che vede la regia di Mediobanca come advisor, è cambiata con la progressiva definizione dell’architettura della cartolararizzazione, che vedrà l’utilizzo delle Gacs (cioè le garanzie statali) e la discesa in campo del fondo Atlante di Quaestio Sgr , che coordinerà e controllerà invece l’intera struttura dell’operazione sugli altri 18 miliardi lordi, sia per quanto riguarda la struttura delle cartolarizzazioni, sia per la gestione dei piani di recupero dei crediti.