Un prestito soci da 180 milioni che costa all’Inter interessi annui del 7,7%. Bello lo scoop dell’agenzia Radiocor di oggi. Scorrendo il bilancio del club nerazzurro, approvato dall’assemblea dei soci e che vede una perdita netta vicina a 60 milioni, si scopre che anche i nuovi proprietari cinesi di Suning – come già fatto da Erick Thohir – non disdegnano certo di chiedere interessi alla controllata. E neppure tanto bassi, se si pensa che sul maxi prestito da 208 milioni concesso da Goldman Sachs l’Inter paga circa il 5,5%. Già lo stesso Thohir, come detto, aveva concesso cospicui e salati prestiti al club quando ne era azionista di controllo: al 30 giugno 2015 erano circa 108 milioni con tassi di interesse variabili tra l’8% e il 9,5%. Il recente ingresso dei cinesi di Suning, tramite aumento di capitale, è servito anche a rimborsare l’uomo d’affari indonesiano, anche se i nuovi prestiti soci erogati dalla stessa Suning (nel dettaglio dalla holding lussemburghese Great Horizon Sarl) non sono tanto più convenienti. Maturano infatti “interessi al 7,7% – si legge nel bilancio – e prevedono la liquidazione degli interessi maturati il 31 dicembre di ogni esercizio relativamente alla prima tranche di finanziamento per complessivi 100 milioni e un rimborso unico entro il 28 giugno 2019 per le rimanenti tranche di 80 milioni”. C’è da sperare che il nuovo maxi prestito bancario da 300 milioni allo studio, destinato a rifinanziare quello di Goldman Sachs, verrà firmato a tassi più vantaggiosi. L’Inter e’ inoltre “in trattative avanzate” con un istituto di credito per la stipula di un contratto di finanziamento per 300 milioni. E’ quanto si legge nel bilancio 2015-2016 del club nerazzurro. I proventi dell’operazione saranno usati “in parte per rifinanziare il debito esistente con Goldman Sachs (220 milioni, ndr), e in parte per finanziare la gestione operativa e corrente”.
Tornando ai conti dell’Inter, l’assemblea degli azionisti ha approvato i risultati dell’anno finanziario 2015-2016. I ricavi consolidati del bilancio per l’anno fiscale 2015-2016 sono pari a 241.4 milioni di euro, in crescita del 21.6% rispetto ai 198,5 milioni dell’anno precedente. Il risultato netto consolidato è migliorato passando da una perdita di 140,4 milioni nel 2014-2015 a una perdita di 59.6 milioni di euro.
L’Ebitda consolidato è pari a 10.1 milioni di euro, incrementato di 9.6 milioni rispetto agli 0.5 dell’anno passato. La perdita di esercizio calcolata in base ai criteri stabiliti dal Financial Fair Play è inferiore ai 30 milioni di euro per l’anno fiscale 2015-2016 (in attesa di approvazione formale da parte della Uefa).
In occasione del passaggio di proprietà è stato effettuato un aumento di patrimonio di 142 milioni di euro e altri 180 milioni sono stati apportati dal nuovo socio di maggioranza a titolo di finanziamento fornendo nuove risorse che hanno incrementato la capacità dell’azienda di finanziare il proprio business.