La famiglia Onorato, proprietaria del gruppo Moby, è alle battute finali per concretizzare un’alleanza o un’acquisizione di St. Peter Line, compagnia che svolge servizio sul mar Baltico ed è proprietaria di 2 navi da 800 cabine.
La famiglia di armatori proprio in questi giorni sarebbe infatti in trattativa con il principale socio di St. Peter Line, cioè la Saint Petersburg bank. Sarebbe un’operazione di importante diversificazione per Moby, che in queste settimane si trova a dover contrastare una discesa del prezzo del suo bond sottoscritto da istituzionali italiani ed esteri: da quota 106 a circa 96. Infatti il titolo è ad oggi influenzato da investitori, soprattutto stranieri, che starebbero operando con logiche di breve periodo, a differenza degli investitori italiani che sarebbero invece più portati a ragionare su un investimento di lungo termine.
Moby si trova inoltre a dover contrastare un calo del fatturato del 28% sulla divisione freight (rotabili-merci) e del 5% sui passeggeri per fine anno: con un Ebitda che si dovrebbe attestare a circa 120 milioni rispetto ai 180-190 promessi in sede di road show con gli investitori. A questi livelli, con una posizione finanziaria di circa 500 milioni, i covenant definiti da Moby con le banche dovrebbero arrivare a un multiplo di 4,4, rispetto a un rapporto tra posizione finanziaria ed Ebitda fissato al massimo a quota 4,5.
Insomma, dati in leggera contrazione in un periodo di buona salute per il traffico passeggeri e rotabili verso le maggiore isole italiane, ma comunque di crescente competizione per il settore. Tanto più che Moby deve digerire l’acquisizione di Tirrenia, per la quale la flotta della famiglia Onorato ha momentaneamente congelato il pagamento di una rata di 55 milioni. Dal quartier generale della Moby, spiegano che contrattualmente con il venditore è prevista la sospensione del pagamento delle rate di prezzo differito, in vista del pronunciamento della Ue sul tema aiuti di stato. In attesa di avere lumi da Bruxelles, quindi Moby si sta concentrando sull’acquisizione di St. Peter Line.