E’ scontro profondo tra Mediaset e Vivendi sulla vicenda Premium. Al di là dei rumors usciti qualche giorno fa su un possibile compromesso e una proposta di coabitazione presentata dai francesi, sembra che in realtà di proposte concrete presentate non ce ne siano state proprio. Solo qualche discussione informale: tanto che dalle parti di Cologno sarebbero assai contrariati del comportamento dei transalpini che sembrano a tutto intenzionati meno che a trovare un nuovo accordo in tempi brevi. Mediaset ha quindi chiesto il sequestro conservativo del 3,5% delle azioni proprie di Vivendi, nell’ambito del contenzioso in atto con i francesi dopo lo stop all’acquisto della pay tv Premium. La prima udienza di questo che è un procedimento cautelare, è fissata all’8 di novembre e verrà valutata dal giudice Vincenzo Perrozziello. Il 3,5% del capitale è la quota che doveva essere scambiata in maniera reciproca fra le due aziende, nell’ambito della cessione del 100% di Premium a Vivendi poi contestato dai francesi a fine luglio. Mediaset ha poi fatto causa contro i francesi chiedendo 50 milioni di danni per ogni mese di mancata esecuzione del contratto e indicando in 1,5 miliardi il danno complessivo nel caso in cui l’accordo non fosse onorato. La prima udienza del procedimento nel merito è fissata per il 21 marzo presso il Tribunale di Milano, al quale ha fatto ricorso anche Fininvest, sempre chiedendo a Vivendi il risarcimento del danno dovuto all’oscillazione del titolo. A seguire Mediaset è lo studio Mariconda, mentre Vivendi è assistita dallo studio Cleary Gottlieb, come già anticipato.
Resta da capire se questo braccio di ferro sia soltanto una messinscena per arrivare poi a una trattativa e a una soluzione, come vorrebbe il buon senso. Nel frattempo, secondo i rumors raccolti da The Insider, vista l’assoluto immobilismo con Vivendi, Mediaset avrebbe cominciato a intavolare qualche discussione informale con Sky.