Edison punta ad Alerion per diventare il secondo operatore dell’energia eolica in Italia ed in prospettiva il primo. Per farlo lancia una contro-Opa totalitaria che vale fino a 107 milioni di euro a neanche 2 mesi dall’Opa parziale da 24 milioni della rivale Fri-El, quarto operatore eolico italiano. Foro Buonaparte si lancia così nella prima vera grande operazione in Italia a 4 anni dalla scalata di Edf, anche se non sono mancate piccole acquisizioni nell’idroelettrico, e punta a salire da 590 a oltre 850 Mw, scavalcando Enel Gp (720 Mw), per tallonare Erg (1,1 Gw) e in prospettiva sorpassarla nella conquista di un mercato piuttosto frammentato, che totalizza oggi circa 9 Gw di potenza installata. Edison, come riporta l’Ansa di oggi, offre ai soci di Alerion 2,46 euro per azione e la Borsa esulta, spingendo il titolo fino a guadagnare il 21,91% a 2,48 euro, scommettendo su un rilancio di Fri-El, che a fine agosto aveva offerto 1,9 euro per azione sul 29,9% del produttore di energia eolica fondato dall’ex numero uno di Montedison Giuseppe Garofano, oggi terzo socio con il 6,85%. La controllata italiana di Edf può contare anche sull’appoggio di F2i, partner in E2i (30% Edison e 70% F2i), consolidata al 100% dalla stessa Edison, a cui conferisce il 100% della propria energia eolica prodotta. Il Fondo controllato dalla Cdp e dalle principali banche e fondazioni italiane è da ieri secondo azionista di Alerion, con il 15,71%, dopo il sorpasso di Amber Capital, che ha comprato il 2,67% della società ed è salita al 17,77%.
Il premio offerto da Edison è del 20,6% rispetto alla chiusura di Borsa di ieri e del 29,5% sull’offerta concorrente, il cui prezzo è stato definito lo scorso 10 ottobre “non congruo” dal Cda di Alerion, dopo aver sentito il parere dell’advisor indipendente Unicredit. Proprio a seguito di questa indicazione si è accesa la tradizionale spia rossa della Consob, come avviene di prassi in presenza di operazioni straordinarie. Il sospetto è che ci possa essere stato un anticipo di informazioni, alla luce del verdetto negativo del Cda di Alerion. Due giorni dopo la dichiarazione di incongruità del prezzo della prima Opa, un azionista rilevante di Alerion ha effettuato un acquisto importante diventandone primo azionista, quasi in contemporanea, il partner industriale del secondo azionista ha lanciato la contro-Opa.
Ma quale sarebbe la strategia di più lungo periodo di Edison? L’obiettivo, secondo quanto risulta a The Insider, sarebbe l’accelerazione della strategia per un ritorno a Piazza Affari di Edison, che è uscita dalla Borsa nel 2012. La storica società elettrica milanese, diventata tutta francese, aveva lasciato Piazza Affari dopo oltre 30 anni. In Borsa c’era dal 1979, quando ancora si chiamava Selm e raggruppava gli impianti elettrici di Montedison. Ma il ritorno potrebbe essere velocizzato dai francesi: non nel 2018, come sembrava più plausibile, ma addirittura nel 2017, quando potrebbe ri-debuttare come primo operatore delle rinnovabili in Italia. (nel grafico l’andamento di Alerion fonte Yahoo Finance)