Rush finale sugli alberghi Boscolo. Sarebbero infatti state selezionate quattro offerte, quelle ritenute migliori, tra la dozzina di proposte ricevute alla fine della scorsa settimana.
Ora l’obiettivo sarebbe quello di arrivare a una scelta, con la concessione di un’esclusiva a un unico soggetto (che avvierà quindi la due diligence sul gruppo alberghiero), dopo alcuni chiarimenti che ci dovrebbero essere la prossima settimana con i quattro potenziali acquirenti individuati e i loro consulenti. Ad avere inoltrato le migliori offerte sarebbero secondo le indiscrezioni la cordata fra Starwood Capital e Prelios, Northwood, Blackstone e un quarto soggetto, un fondo che alcune fonti individuano nel gruppo finanziario Kildare Partners. L’advisor Mediobanca, che ha affiancato il patron Giorgio Boscolo, sarebbe al lavoro per effettuare la scrematura nella lista di offerte pervenute: le bocche restano, comunque, cucite sul fronte bancario in vista della concessione dell’esclusiva. Uno degli argomenti top secret resta quello del prezzo: prima dell’estate, quando ancora non era stato organizzato un processo, Starwood aveva comunque offerto 350 milioni di euro per il gruppo.
Altri bidder sarebbero, al momento, al di sotto delle offerte migliori, fra questi Oaktree Capital. Sarebbe così al momento lontana anche la proposta di Varde, il fondo speculativo , che ha però il vantaggio di aver acquisito una parte del debito da Unicredit e Banco Popolare. Anche se Varde non avrà l’esclusiva, potrebbe essere un attore protagonista lungo la strada dell’accordo, visto la posizione sul debito. Del resto, il fronte bancario resta uno dei nodi del contendere nell’imminente riassetto della catena alberghiera. L’indebitamento con un pool di banche (fra le quali c’è anche Mps) dopo la rottura dei covenant al 30 giugno (per 60 milioni di scarto) è a quota 320 milioni di euro, anche se l’obiettivo è scendere a 250 milioni dopo la vendita degli alberghi di Venezia e Nizza.
Il gruppo è tornato ad essere redditizio, grazie al riposizionamento sui 5 stelle. Il prossimo anno avrà 38 milioni di margine operativo lordo: quest’anno sarà a quota 35 milioni. Nel 2011 era a 10 milioni di euro. Il piano pattuito con le banche prevedeva 24 milioni di Mol per fine 2016. (nella foto l’hotel Exedra a Roma)