Si fa più concreta l’ipotesi di un’alleanza tra Mediaset e Sky su Premium. Secondo le indiscrezioni, Cologno avrebbe infatti cominciato a sondare con maggior decisione in questa direzione, ipotesi che era già stata ventilata prima che venisse firmato un accordo con Vivendi. Il via libera all’inizio delle trattative è infatti possibile da oggi, 30 settembre, in quanto scadono i termini vincolanti dell’accordo (sfumato) tra Mediaset e Vivendi, con la quale al momento l’unica prospettiva è quella di un lungo contenzioso.
Per ora sarebbero soltanto contatti informali fra Cologno e Sky, anche in vista di importantissime scadenze per acquistare i diritti tv delle grandi competizioni calcistiche: l’asta per i diritti Champions league per il triennio 2018-2021 sarà probabilmente a febbraio 2017, mentre a fine campionato ci sarà pure l’asta per i diritti tv della Serie A di calcio (2018-2021) .
Quindi l’opzione Sky appare come una pista credibile, soprattutto se falliranno i tentativi della diplomazia di arrivare a una soluzione condivisa tra Mediaset e Vivendi. Al momento non ci sarebbero stati progressi tra i due gruppi che sembrano restare in trincea su Premium. Nel breve periodo la querelle legale sembrerebbe addirittura vicina a un inasprimento, anche se finora non è stata fatta alcuna richiesta di procedura d’urgenza da parte della società della famiglia Berlusconi.
Infatti ufficialmente sia il gruppo di Cologno sia la società francese non sembrano disposte ad arretrare di un centimetro rispetto alle loro posizioni su Premium, visto che considerano la controparte come inadempiente: Cologno accusa Vivendi di non aver dato esecuzione al contratto firmato, mentre il gruppo francese ribatte ponendo l’accento sul business plan «gonfiato» di Premium.
Ma, nel frattempo, i consulenti starebbero provando a lavorare a una soluzione condivisa da Vivendi e Mediaset: sul dossier ci sarebbero infatti Mediobanca e l’imprenditore franco-tunisimo Tarak Ben Ammar, vicino sia a Bollorè sia alla famiglia Berlusconi. Vivendi, in modo informale, si sarebbe detta disponibile a valutare una nuova proposta che preveda una struttura del capitale più equilibrata per Premium, in modo che entrambi possano deconsolidarla: con Mediaset e Vivendi proprietarie di un 40% a testa e un terzo soggetto con il 20 per cento. Più difficile individuare questo possibile alleato, che secondo alcuni rumors potrebbe essere Telecom Italia, anche se la società guidata da Flavio Cattaneo si è affrettata a smentire qualche giorno fa un suo coinvolgimento. In ogni caso oggi il Ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine sarà in Italia per partecipare al Cda di Telecom.
Per ora resta comunque vivo il fronte legale. Proprio in questi giorni gli avvocati dello studio Chiomenti e il professionista Vincenzo Mariconda avrebbero fatto il punto della situazione, con l’obiettivo dell’udienza del 21 marzo prossimo al Tribunale di Milano. E lo stesso avrebbero fatto i legali di Vivendi, gli avvocati di Cleary Gottlieb. (nel grafico l’andamento alla chiusura di ieri di Mediaset, fonte Yahoo Finance).