Mediaset ha depositato ieri presso l’autorità di vigilanza del mercato francese (AMF) un esposto in cui si contesta la veridicità di alcuni passaggi della relazione semestrale di Vivendi che riguardano il contenzioso in corso su Premium, e se ne chiede la correzione. Lo riferiscono alcune fonti a Reuters e prima ancora era stata Bloomberg ad anticipare la notizia. Nella nota semestrale sui conti il gruppo di Vincent Bollore ha scritto che l’accordo di aprile per l’acquisto di Mediaset Premium, poi rinnegato, era “soggetto” a una due diligence di Deloitte da cui è emerso che “i numeri forniti in precedenza non erano realistici e fondati su basi gonfiate artificialmente”. Nell’esposto, spiega la fonte, Mediaset ribadisce che le condizioni cui era subordinato l’accordo erano il numero di abbonati e l’Arpu a fine 2015, non a eventuali piani prospettici, e che il contratto di compravendita non era condizionato all’esito della due diligence. “L’esposto sostiene che Vivendi, società quotata, ha informato in modo non corretto il mercato”, dice la fonte. La scontro tra i due gruppi, iniziato a luglio quando Vivendi ha annunciato di non voler rispettare i termini dell’accordo per l’acquisto della pay Tv del Biscione a causa di “differenze significative” nell’analisi dei risultati, è intanto approdato in Tribunale. Mediaset ha infatti intentato una causa contro Vivendi a tutela dell’esecuzione del contratto. Secondo Vivendi non ci saranno udienze prima della fine di febbraio, anche se tra le opzioni che i legali del Biscione stanno valutando c’è anche il ricorso alla procedura d’urgenza per accelerare i tempi.
NELLO SCONTRO LEGALE FRA MEDIASET E VIVENDI ENTRANO IN CAMPO I LEGALI DI CLEARY GOTTLIEB
È ormai in mano agli avvocati il botta e risposta fra Vivendi e Mediaset sulla vicenda Premium. Secondo le ultime indiscrezioni i legali di Cleary Gottlieb sarebbero stati incaricati proprio da Vivendi di studiare la risposta alle cause legali intentate da Mediaset e dalla holding Fininvest affinché il gruppo francese mantenga gli impegni presi sulla piattaforma digitale: la contesa tra la famiglia Berlusconi e Bolloré supera in questo momento i 2 miliardi di valore di richiesta danni. A seguire il dossier sarebbe, secondo i rumors, l’avvocato Giuseppe Scassellati, professionista di Cleary Gottlieb e avvocato di fiducia del colosso transalpino visto che lo assiste da anni nelle vicende di Canal Plus. Sul fronte Mediaset lavorano invece i legali di Chiomenti e Vincenzo Mariconda. La risposta di Vivendi dovrà arrivare almeno venti giorni prima dell’udienza, prevista in febbraio al Tribunale di Milano.
Così se a prima vista nella contesa legale non sembra esserci spazio per accordi , c’è però da dire che la diplomazia sembra all’opera silenziosamente per arrivare a una soluzione condivisa prima di febbraio. Una mano potrebbe darla Tarak Ben Ammar, l’imprenditore franco-tunisino vicino sia a Mediaset sia a Vivendi.