Che succede al Milan? Dopo l’ennesima indiscrezione che riporta difficoltà nelle trattative (che sono state indicate sul punto di rottura da un sito cinese) della cordata rappresentata da Nicholas Gancikoff e Sal Galatioto, ora emergono nuovi rumors che indicherebbero come interessato il fondo cinese Fosun affiancato dal procuratore portoghese Jorge Mendes. Quindi un’offerta alternativa a quella della cordata cinese che sta ancora trattando con Fininvest. Devo essere sincero. La vicenda degli ultimi due anni del Milan è incredibile: da Mr Bee a cordate cinese varie fino all’ingresso di “potentissimi” procuratori di calciatori, che come piovre pilotano l’operazione. Già due anni fa ero stato chiaro nel “bollare” la vicenda di Mr Bee come una transazione che non si sarebbe mai fatta e alquanto strana, con “strana” che è un aggettivo delicato per il fatto in questione. E oggi che succede? Per diverso tempo non mi sono occupato della vicenda in quanto pure io ho avuto qualche difficoltà a capire che stesse succedendo sotto il cielo di Fininvest. Ma oggi, in modo razionale, è possibile fornire dei punti fermi, in base alle indiscrezioni che ho colto questa mattina sull’asse Milano-Pechino. Eccole. 1) L’operazione della cordata Galatioto sul Milan non è affatto tramontata ed è al momento l’unica soluzione possibile. Difficile dire quando si chiuderà, visto che di settimana in settimana viene prorogata la chiusura causa autorizzazioni varie di tipo governativo o altro. Ora il closing è previsto per settimana prossima. Sarà così? 2) Perché allora questi rumors che indicano la trattativa come fallita o l’ingresso sulla scena di altri compratori? Ebbene, questi rumors esistono, li ho ascoltati anche io. Ma li prenderei con molta cautela. C’è, negli ambienti finanziari, chi li definisce come polpette avvelenate, azioni di disturbo o anche peggio. Insomma, ci sarebbe qualcuno che sta remando contro la vendita. 3) Ma se la cordata cinese comprerà il Milan, ci saranno i soldi per far tornare il club grande? Sonny Wu e Gsr Capital più un imprenditore del settore rinnovabili come Steven Zhen sono riusciti a raccogliere svariati centinaia di milioni. Ma resta da capire se avranno soldi anche per un’importante campagna acquisti. Su questo, purtroppo, non esistono certezze. 4) Infine, un ultimo punto: la cessione del Milan (malgrado le frasi ad effetto di Silvio Berlusconi sulla volontà di garantire un luminoso futuro al club da lui rilevato a un passo dal fallimento trenta anni fa) non ha nulla di romantico, come piacerebbe insomma ai tifosi. Come titolava un film di diverso tempo fa (“Non per soldi…ma per denaro”) la vicenda è puramente finanziaria: quindi trasferimenti di grosse somme tra due Continenti, con tutte le leggi del caso, e l’incasso da parte di Fininvest di quanto è atteso. Cioè 500 milioni di euro. Quando verranno risolti tutti questi nodi e Fininvest vedrà rispettati i suoi desiderata, allora l’operazione di cessione del Milan potrà dirsi conclusa.