Mentre divampa la polemica tra l’attaccante, neo-juventino, Gonzalo Higuain e Aurelio De Laurentiis, è possibile farsi qualche domanda sugli effetti della maxi-cessione (da 90 milioni) sul bilancio del Napoli chiuso nel 2015 con un rosso di 13 milioni. Ebbene, su quest’ultimo fronte di sicuro ci sarà un effetto positivo come dimostrano anche i bilanci passati chiusi nell’anno di altre grandi cessioni: come quella di Ezequiel Lavezzi e di Edinson Roberto Cavani. Come è noto, i bilanci del Napoli sono finiti in utile per otto anni consecutivi, prima del rosso dell’ultimo esercizio. Ma facciamo un passo indietro. La crescita di fama e ricchezza di Aurelio De Laurentiis negli ultimi 12 anni prosegue infatti di pari passo con i suoi risultati sportivi. Il calcio ancora una volta, dimostra di essere capace di movimentare un fenomenale flusso di capitali finanziari, sia in entrata sia in uscita. La Filmauro nel 2004, anno di acquisizione del Napoli dal fallimento, era infatti una società cinematografica che ereditava i fasti degli anni 70, 80 e 90 quando il padre Luigi e il più famoso zio Dino, lui sì vera star di Hollywood, avevano prodotto film come Un borghese piccolo piccolo e altri film celebri. Da allora i cine-panettoni avevano dato un aiuto importante ai conti della società, con qualche produzione che aveva avuto successo al botteghino come Natale a Miami e Natale sul Nilo. Ma dal 2004, dopo l’acquisto e il rilancio, la vera gallina dalle uova d’oro della famiglia romana diventa il club partenopeo: fonte di importanti compensi ai consiglieri di amministrazione della società. L’80% del consiglio di amministrazione partenopeo, infatti, è costituito dai familiari del presidente. Ben stipendiati sono dunque consorte, figlio e figlia. C’è lui, Aurelio, poi la moglie, la ricca ginevrina Jacqueline Marie Baudit, i figli Edoardo e Valentina De Laurentiis e infine il fido manager Andrea Chiavelli, considerato vero factotum delle due principali aziende di famiglia: cioè il Napoli e la Filmauro, che controlla il club. Valentina ed Edoardo sono consiglieri anche in altre società di famiglia, dalla Filmauro fino ad alcuni veicoli immobiliari. Il real estate è infatti un’altra attività importante della famiglia. La progressione dei ricchi emolumenti nel Cda del club azzurro è ormai periodica e costante da diversi anni, tranne l’ultimo esercizio. Tra il 2010 e il 2012 Aurelio De Laurentiis e i suoi familiari si sono concessi 8 milioni di euro di stipendi. Nel 2013-2014 (quando è stata contabilizzata la cessione di Cavani per 64 milioni) il board è stato ancor più generoso: concedendosi stipendi per oltre 5,5 milioni di euro, cifra che ha reso il consiglio di amministrazione partenopeo il più ricco d’Italia. Questo dato è più o meno fotocopia del 2012/13, in cui i consiglieri partenopei percepirono leggermente di meno, cioè oltre 5 milioni, superando anche il board della Juventus (che si era concesso 4 milioni). Infine quest’anno il consiglio di amministrazione familiare, visto anche l’aumento dei costi del club, è stato più parco e moderato, concedendosi soltanto un milione di emolumenti. Insomma, complessivamente fanno circa una ventina di milioni di stipendi dal 2010 ad oggi. Mica male. E per il bilancio 2015-2016, con la cessione di Higuain, si attendono ancora lauti stipendi per la famiglia.
- Home
- Chi Sono
- Archivio
-
Categorie
- alimentare
- Assicurazioni
- automotive
- aviospaziale
- banche
- casse e fondazioni
- Costruzioni
- credito al consumo
- Dinastie imprenditoriali e finanza
- Energia
- farmaceutico
- Finanza araba
- Finanza e giustizia
- Finanza e politica
- finanza estera
- Finanza internazionale
- Finanza vaticana
- Giochi
- HP Destra
- HP Sinistra
- Immobiliare
- Inchieste
- Industria
- Ipo
- lotterie e giochi
- M&A
- Media
- Moda e lusso
- mondo legale
- Non performing loan
- Obbligazioni
- Opa a Piazza Affari
- Politica
- politica e finanza
- private equity
- privatizzazioni
- retail
- ristrutturazioni
- Ristrutturazioni aziendali
- Senza categoria
- Società di gestione
- Spettacolo e finanza
- Sport
- Sport & finanza
- tessile
- Tlc
- trasporti e infrastrutture
- turismo
- Web/Tecnologia
- Cerca
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.