Di sicuro, se l’obiettivo era dare un segnale di discontinuità al mercato, ci è riuscito in pieno. Mustier anche oggi ha dato spettacolo sulle nuove strategie del gruppo di piazza Gae Aulenti. Ora i riflettori sono andati sul possibile accordo nell’asset management con Santander, che molti davano da tempo per finito. Ebbene, ora Unicredit sta valutando la quotazione di Pioneer, appunto dopo lo stop alle trattative tra Unicredit e Santander per l’aggregazione tra i due rispettivi asset manager. Unicredit potrebbe così valutare la quotazione in Borsa di Pioneer, nell’ambito della revisione strategica annunciata dall’ad Jean Pierre Mustier. Gli accordi tra Unicredit e Santander erano stati stipulati l’11 novembre scorso. Le parti anno condotto discussioni approfondite per individuare le soluzioni praticabili per soddisfare tutti i requisiti regolamentari necessari per completare la transazione ma, in assenza di una soluzione realizzabile entro un arco di tempo ragionevole, le parti hanno concluso che fosse piu’ appropriato porre fine alle trattative.
Nel frattempo, secondo quanto indicato oggi da Bloomberg, il management della banca starebbe studiando altre misure di rafforzamento patrimoniale, tra cui un aumento da 5 miliardi oltre la cessione di una quota ulteriore in Fineco e la vendita della totalità di Bank Pekao. Di sicuro, si attendono novità anche su questo fronte, perché Mustier ha iniziato con la volontà di dare il segnale di una forte svolta: ad esempio cambiando la prima linea dell’istituto. L’attuale vicedirettore generale Gianni Franco Papa è diventato nuovo dg, “con deleghe ampie e rafforzate”, mentre il vice direttore generale e COO, Paolo Fiorentino, e l’attuale direttore finanziario, Bernardo Mingrone, lasceranno il gruppo. Gabriele Piccini invece lascerà il proprio incarico di capo delle attività in Italia e assumerà un’altra posizione all’interno della banca.