Mps prosegue la vendita di crediti in sofferenza. Proprio ieri la banca senese ha ceduto un portafoglio di Npl da circa 290 milioni a Kruk Group, società di recupero crediti attiva nel mercato dei crediti in sofferenza europeo, fondata in Polonia.
Nel frattempo, però, secondo le indiscrezioni sarebbe stata congelata l’asta su un altro portafoglio di Npl (con garanzie immobiliari e alberghiere) da circa 220 milioni: asta per la quale erano in corsa tre fondi internazionali, cioè Fortress, Cerberus e Park Street, con i primi due che avrebbero fatto le offerte migliori.
La banca guidata da Fabrizio Viola sta proseguendo nell’attività di riduzione della mole di Npl in bilancio, in linea con il piano industriale 2015-2018, che prevede un programma di cessione di crediti in sofferenza da 5,5 miliardi di cui circa 2 realizzati nel 2015 e circa 1 miliardo da effettuarsi nel 2016.
Ci sono infine da segnalare alcune indiscrezioni, circolate negli ultimi giorni, su alcuni incontri avuti a Siena da esponenti di Quaestio Sgr.
La società che gestisce il fondo Atlante ha annunciato ai primi di giugno (per voce del presidente Alessandro Penati) un’operazione per 2 miliardi sugli Npl delle banche italiane, senza specificare gli istituti coinvolti. Sono tuttavia in molti, tra gli addetti ai lavori, che scommettono che la prossima operazione di Atlante potrebbe coinvolgere proprio i crediti incagliati di Mps.