Mentre si attende il comunicato di Veneto Banca sulla fissazione della forchetta di prezzo (atteso tra 0,1 e 0,5 euro) per l’aumento di capitale, si guarda al ruolo di Atlante. Ebbene, secondo indiscrezioni intercettate, il fondo gestito da Quaestio Sgr dovrebbe sottoscrivere tra il 75% e l’80% del capitale, mentre il retail (in gran parte imprenditori veneti del territorio) dovrebbe prendere circa un 20%. Mediobanca non dovrebbe invece comprare azioni. Insomma, nel caso del 20% Veneto Banca dovrebbe quotarsi grazie al via libera di Borsa Italiana, che potrebbe chiudere un occhio malgrado il non raggiungimento della quota del 25 per cento. Se invece la sottoscrizione del retail fosse più importante, allora per Veneto Banca la strada verso l’Ipo sarà in discesa. Sbaglia quindi chi pensa che l’Ipo di Veneto Banca sarà come quella della Popolare di Vicenza. Le aspettative sono ben diverse. E ad accorgersi del clima differente è stata la stessa Quaestio Sgr con il fondo Atlante: tanto che come indicato da questa rubrica una settimana fa, Quaestio ha chiesto come garanzia di poter sottoscrivere almeno il 51% del capitale della banca, in modo da poter comandare e gestire l’istituto. Una clausola voluta da Quaestio-Atlante, perché nelle ultime settimane sono circolate indiscrezioni su un particolare attivismo di una cordata veneta che potrebbe prendere oltre il 50% dell’istituto. Vero o non vero che sia questo rumors sulla cordata veneta, Atlante ha dunque posto le sue condizioni: il 51 per cento appunto. Ma questa clausola apre un interrogativo di tipo giuridico. Come già successo per la Popolare di Vicenza, anche per Veneto Banca dovrà infatti essere esaminato dalla Consob l’eventuale obbligo di Opa. Nel caso della Popolare di Vicenza questo obbligo è stato considerato insussistente. Ma cosa succederà ora su Veneto Banca? Certo, sono sottigliezze giuridiche. Ma nel caso della Vicenza Atlante è stato considerato un finanziatore di ultima istanza in una situazione di emergenza, invece nel caso di Veneto Banca la richiesta della garanzia del 51% potrebbe fare di Atlante un normale soggetto di mercato. Allora il quesito giuridico è questo: come valuterà la Consob questa differente tipologia di intervento? L’obbligo di Opa, considerato insussistente per la Vicenza, avrà lo stesso giudizio da parte della Commissione? Probabile che anche in questo caso la Consob si esprima così, ma sicuramente le diverse condizioni dell’offerta di Veneto Banca vanno segnalate.
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