Potrebbe essere convocato all’inizio della prossima settimana il consiglio di amministrazione di Fininvest che dovrebbe concedere l’esclusiva alla cordata cinese interessata ad acquisire una quota di maggioranza del Milan.
Al momento, tuttavia, non sarebbe fissato in agenda alcun Cda, anche se – fanno notare alcuni fonte finanziarie – è prevedibile che il board venga convocato la giornata stessa. Nel consiglio di Fininvest guidato dal manager Pasquale Cannatelli siedono i membri della famiglia Berlusconi (la presidente Marina Berlusconi con Barbara, Luigi e Pier Silvio Berlusconi), il direttore finanziario Danilo Pellegrino e consulenti storici come Ubaldo Livolsi, Roberto Poli e Salvatore Sciascia.
Il via libera del board è infatti un passaggio ufficiale per concedere l’esclusiva alla cordata cinese guidata dall’advisor statunitense Sal Galatioto, che in queste settimane ha trattato con il consulente finanziario del Biscione, Lazard e con gli avvocati di Chiomenti. Ma per dare il via libera a tutta l’operazione serve l’ultimo sì, cioè quello di Silvio Berlusconi. E proprio il fondatore di Mediaset, che nella trentennale parabola milanista ha portato i rossoneri a tanti successi, resta l’ago della bilancia di tutta la vicenda. Silvio Berlusconi avrebbe infatti preferito cedere una minoranza, ma la cordata Galatioto ha posto un paletto: maggioranza o niente. Sul tavolo l’acquisto del 70% per circa 650 milioni.
Sui nomi dei componenti la cordata non risultano credibili quelli di Wanda, il colosso cinese dei media che è già entrato nell’Atletico Madrid con una quota del 20%, e quello di Alibaba. Al contrario, tra i membri del consorzio cinese ci sarebbe Evergrande, conglomerata presente in diversi settori (real estate, banche, beni di consumo) e già proprietaria di una quota del club cinese Guangzhou. Sul dossier, in particolare, starebbe mostrando grande attivismo proprio l’advisor Sal Galatioto, per il quale un’operazione di acquisto del Milan potrebbe diventare la chicca in un curriculum già pieno di successi. Proprio l’advisor statunitense, per ora, è noto per aver svolto un ruolo importante nell’acquisto dell’inglese Crystal Palace da parte di un consorzio americano.