Non solo azionista al 100% di Clessidra Sgr, ma anche importante sottoscrittore del terzo fondo con un impegno finanziario notevole. L’operazione della Italmobiliare della famiglia Pesenti su Clessidra si delinea. Non coprirà, secondo quanto risulta a questa rubrica, soltanto la piattaforma di gestione ma anche il terzo fondo. Insomma, sarà un piano a 360 gradi sul private equity. Italmobiliare (assistita da Pedersoli) è infatti stata scelta dall’azionista di controllo, Manuela del Castillo Sposito (titolare con la sua famiglia del 79% della Sgr), vedova del fondatore Claudio Sposito, mancato lo scorso gennaio. La proposta della cassaforte della famiglia Pesenti, che riguarda la totalità delle azioni, ha battuto gli altri due soggetti interessati alla piattaforma di private equity, cioè la Mittel di Rosario Bifulco e Neuberger Berman, dove nel team ci sono alcuni manager ex-Intesa Sanpaolo come Fabio Canè e Marco Cerrina Feroni.
L’esclusiva è stata assegnata ad Italmobiliare dopo che ieri era fissata la scadenza per la presentazione delle offerte per la quota della Sgr in mano a Manuela del Castillo Sposito, assistita dagli avvocati Giuseppe Lombardi e Mario Segni, oltre che dal banker di Rothschild, Alessandro Daffina.
Secondo indiscrezioni, la vedova Sposito avrebbe preso questa decisione per motivazioni sia economiche sia strategiche. Il prezzo fissato sarebbe, secondo i rumors, attorno ai 20 milioni di euro. Inoltre sarebbero stati superati gli ostacoli correlati ai contratti del secondo fondo di Clessidra, che ha investito in Buccellati, Harmont & Blaine, Euticals e Sisal.
Da notare che, dal punto di vista strategico, Italmobiliare avrebbe deciso di investire nel private equity una piccola parte della imponente liquidità incassata dalla cessione di Finter Bank a Vontobel e ottenuta soprattutto grazie all’accordo con i tedeschi di HeidelbergCement su Italcementi. Con l’ingresso nel private equity, come azionista di peso di una delle piattaforme più note del settore, Italmobiliare punterebbe a confermare l’attuale team dove spiccano Maurizio Bottinelli e Riccardo Bruno. Sembra verso l’uscita, invece, Francesco Trapani, l’ex-capoazienda di Bulgari, manager di punta di Clessidra e candidato fino a febbraio scorso a rilevare la quota della famiglia Sposito, prima che le trattative si interrompessero in modo brusco.
Le trattative con Italmobiliare si dovrebbero comunque chiudere entro maggio. Il nascente assetto azionario della Sgr dovrà avere il via libera dei sottoscrittori dei fondi di Clessidra, investitori che finora hanno dato fiducia al team esistente e fornito l’impegno finanziario per il nuovo fondo.