E’ diventato il vero pigliatutto della finanza, Andrea Bonomi con la sua Investindustrial. Le ultime indiscrezioni riferiscono che l’imprenditore milanese sarebbe stato contattato da alcuni soci di Bpm per valutare il dossier della banca milanese, di cui era già stato azionista. Bonomi e Investindustrial erano usciti da Bpm dopo un’esperienza faticosa e abbastanza conflittuale. Sul tavolo a quel tempo c’era la trasformazione in Spa, dossier finito nel dimenticatoio fino ad oggi, tornato in auge sulla scia del decreto sulle banche popolari. Sempre a quel tempo Bonomi aveva giurato di non voler ritornare più in Bpm: ma mai dire mai e ora il finanziere (spinto per la giacchetta) potrebbe tornare. Gli sarebbe stata proposta la presidenza dalla lista dei dipendenti e dei pensionati di Bpm. Ma sarà lui a decidere il se e come: anche perché Bpm sembra ferma al palo sulla fusione con il Banco Popolare, a causa delle osservazioni della Bce sull’ammontare delle sofferenze della nuova entità che nascerebbe. Nel frattempo Bonomi non si ferma: qualche giorno fa ha ricevuto l’esclusiva per entrare come socio di maggioranza in Chicco Artsana. Inoltre lo stesso Bonomi è stato tirato in ballo per un possibile (quanto improbabile) ingresso in Rcs, la casa editrice che pubblica il Corriere della Sera. E, secondo quanto risulta a questa rubrica, c’è chi lo vorrebbe anche interessato alle moto di Mv Agusta, anche se fonti vicine all’imprenditore smentiscono qualsiasi interesse. Di sicuro Investindustrial sta diventando uno dei pochi gruppi finanziari capaci di monopolizzare i grandi dossier, grazie alla super cassa miliardaria a disposizione e grazie anche a qualche lentezza degli avversari: ad esempio uno dei maggiori concorrenti di Investindustrial è il private equity Clessidra, che tuttavia pare ancora alla ricerca di un assetto definitivo tra i soci dopo la tragica e dolorosa scomparsa del fondatore Claudio Sposito qualche mese fa.