Enav in Borsa entro giugno: prometterà (come RaiWay) un super dividendo agli istituzionali

Quasi tutte le prossime matricole stanno ammainando la bandiera per la crisi e la volatilità sui mercati, ma non Enav, l’Ente Nazionale di Assistenza al volo, per la quale il Tesoro prevede un approdo a Piazza Affari entro giugno collocando sul mercato un 49 per cento. Ma come mai Enav dovrebbe riuscire nell’impresa che altri hanno abbandonato di recente vista la situazione delle Borse? La risposta è perentoria: Enav, secondo il piano del governo e delle banche che la assistono in questo cammino (il plotone è composto da Banca Imi, Mediobanca, Unicredit, Credit Suisse, JP Morgan e Barclays), sarà un’azione quotata in Borsa con le caratteristiche però di un bond. Il business è infatti abbastanza anti-ciclico visto che gli aerei devono pur sempre volare, anche in periodi di crisi. La società genera oggi abbastanza cassa (con un Mol attorno ai 200 milioni all’anno) e l’obiettivo è promettere agli istituzionali esteri un bel dividendo. Insomma, un po’ come l’operazione fatta con Raiway, che è stata valutata 8,5 volte il Mol. Se la politica della cedola fosse uguale a quella di RaiWay si potrebbe dunque pensare a un flusso di dividendi stabile nel tempo, con un pay-out ratio pari al 100% dell’utile netto generato. In definitiva, più di un’azione quella di Enav potrebbe essere quasi un’obbligazione.