Bpm-Banco, fusione sempre più vicina. E Saviotti inserisce nel bilancio 2015 i risarcimenti milionari di alcune cause della ex-Bpl

Sono ormai settimane che si susseguono rumors sulla chiusura delle trattative tra Bpm e il Banco Popolare finalizzate all’annuncio dell’unione tra le due Popolari. Le ultime indiscrezioni intercettate dal Sole 24 Ore, abbastanza forti, ci sono state ieri. Poi rivelatesi false, visto che non c’è stato alcun annuncio in questo fine settimana e che i Cda delle due banche non sono stati convocati. Ma questo susseguirsi di voci, sempre più vigorose, è indicativo che ormai tutti, a cominciare dai manager dei due istituti, si attendono ormai a breve un’accelerazione del rush finale che porterà alla fusione. I colloqui tra Pierfrancesco Saviotti e Giuseppe Castagna, i due amministratori delegati, così come quelli tra i relativi presidenti sembrano ormai quotidiani. Si tenta, come già indicato dal Sole 24 Ore, una fusione quasi alla pari: la cooperativa milanese guidata dall’ad Giuseppe Castagna capitalizza quattro miliardi, Banco Popolare 4,7 miliardi. E che la fase sia cruciale lo dimostrerebbe anche una recente mossa dell’Ad Pierfrancesco Saviotti. Quest’ultimo avrebbe infatti chiesto di inserire nel bilancio 2015 alcuni milionari risarcimenti ottenuti alla fine dello scorso anno e relativi ad alcune cause dei tempi del Banco Popolare-Popolare di Lodi di Giampiero Fiorani. Piccoli ritocchi che potranno migliorare il bilancio in vista dell’ora X con Bpm.