Ora arriva il momento della verità. La fase più difficile su Engineering inizia ora, dopo che gli azionisti del gruppo romano Michele Cinaglia e Marilena Menicucci hanno confermato l’esistenza di trattative, anticipate dal Sole 24 Ore e da questa rubrica, per la vendita delle rispettive quote al fondo di investimento NB Renaissance Partners ed altri veicoli di investimento gestiti da Neuberger Berman Group, nonché il fondo di investimento Apax VIII, gestito da Apax Partners LLP. Ma il vero tema è un altro: cosa farà infatti il private equity One Equity Partners, entrato tre anni fa nell’azienda con il 29% (comprato dalla famiglia Amodeo) e con la volontà finale di conquistare tutto il gruppo? One Equity aderirà all’Opa a 58 euro oppure ha altri piani in testa? Potrebbe rilanciare? Difficile prevederlo ora. Più morbida dovrebbe essere invece la posizione dell’azionista spagnolo Bestinver Gestion, che possiede un 10%, e che ha le azioni a un prezzo di carico inferiore. Bestinver potrebbe dunque accontentarsi del guadagno ottenibile.
Le trattative, come indicato oggi da un comunicato dell’azienda, coinvolgono anche taluni managers azionisti di Engineering. Le trattative sono su base esclusiva per l’acquisizione delle loro partecipazioni in Engineering Ingegneria Informatica che, in caso di esito positivo delle stesse, comporterebbe il lancio di un’offerta obbligatoria al prezzo di 58 euro per azione finalizzata al delisting della societa’.
Nella societa’ veicolo, che sara’ eventualmente acquirente delle partecipazioni, resterebbero in minoranza, anche i predetti azionisti venditori e i managers i quali ultimi reinvestirebbero integralmente le loro partecipazioni assicurando la continuita’ gestionale. Non sussiste ad oggi alcun impegno vincolante circa la prosecuzione delle trattative e dunque la positiva conclusione dell’operazione, che rimane comunque subordinata, tra l’altro, all’esito soddisfacente di una due diligence sul Gruppo Engineering.
Al riguardo, Engineering precisa che il consiglio di amministrazione, con ampia maggioranza, ha acconsentito ad avviare la due diligence, per un periodo di quattro settimane, previa sottoscrizione di appositi accordi di riservatezza, e senza peraltro ulteriore impegno per la societa’.