Tirare la volata per la cessione nel 2016. Sperando (forse) che sia Anima a comprarsela. Le indiscrezioni uscite da alcune settimane su alcuni quotidiani sulla cessione di Arca da parte delle Popolari azioniste sembrano preparare il terreno a una vendita nel 2016 della Sgr delle Popolari. Tutto è iniziato con il rumors sull’offerta da parte del gruppo statunitense Atlas Merchant, riportato da Mf, rumors secondo il quale Arca verrebbe valutata circa un miliardo di euro. Ebbene, sembrerebbe vero che Atlas si sia fatto avanti, anche se non con un’offerta ma con una manifestazione d’interesse. Ma, secondo gli addetti ai lavori, sembra meno probabile che la valutazione proposta sia di un miliardo di euro, che valuterebbe l’azienda circa 15-16 volte il margine operativo lordo di fine anno (circa 66 milioni) di Arca. Insomma, sembra poco probabile che un fondo di private equity, per lo più non presente in Italia e alle prese con una prima transazione sul territorio italiano, faccia un’offerta del genere. In primo luogo perché si tratterebbe in ogni caso di un investimento con una certa dose di rischio per un private equity poco avezzo al nostro mercato: infatti Atlas dovrebbe andare a ricontrattare gli accordi di distribuzione con tutte le Popolari azioniste, impresa non proprio facilissima. Fermo restando che dunque la valutazione di un miliardo sembra eccessiva e poco credibile e che qualsiasi private equity (a maggior ragione Atlas) dovrà vedersela con le popolari per gli accordi commerciali, cosa si può ricavare da tutta questa vicenda? Ebbene, sembra che i rumors stiano appunto preparando il terreno per una vendita nel 2016 e che Atlas non sia che la lepre. E’ un dato di fatto che le popolari azioniste di Arca vogliano uscire dall’azionariato, ad eccezione della Popolare dell’Emilia Romagna. Insomma, la strategia pare ricalcare quella disegnata su Icbpi, dove all’inizio era uscito dell’interesse di Permira per scatenare successivamente un’asta. Nel 2016 è dunque possibile che parta un’asta dove saranno della partita anche i fondi: anche se al momento nessuno dei private equity più avezzi al settore finanziario (come Cvc) avrebbe fatto offerte. Ma in questo caso è possibile anche dare un’altra interpretazione: infatti il rumors su Atlas sembra aver dato (volutamente) una svegliata ad Anima, che resta il compratore industriale naturale di Arca Sgr. Le sinergie tra le due società sono infatti enormi e tutti gli addetti ai lavori pensano che alla fine la fusione tra le due aziende sarà inevitabile. Senza dimenticare che in Anima è entrata Poste Italiane che aumenta la capacità di sinergie distributive. Insomma, le indiscrezioni delle ultime settimane sembrano fatte apposta per dare un segnale di “sveglia” ad Anima: “Prendimi, se riesci e fallo in fretta”.
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