Un super prezzo per Grom. E il sogno del gelato artigianale diventa mass market con Unilever

È’ stato accolta con sorpresa, negli ambienti finanziari, l’operazione con la quale Grom passerà al colosso anglo-olandese Unilever. Di sicuro i riflettori sono sul prezzo che Unilever avrebbe pagato: si parla di un super-multiplo. Anche se il gruppo Grom, fino ad oggi, non ha brillato per redditività ma piuttosto per il forte marketing dell’azienda legata appunto a una filosofia artigianale del gelato. Tra gli addetti ai lavori la sorpresa è’ maggiore se si pensa fino ad oggi come si era posta l’azienda fondata da Federico Grom e Guido Martinetti: filiera integrata, attenzione alle materie prime, etc. Insomma principi che, al di là dei comunicati ufficiali che enfatizzano il rispetto dei valori e l’autonomia che lascerà la multinazionale, sono l’antitesi di un colosso come Unilever che è’ industriale e mass market.

  • James Keynes |

    C’è un piccolo dettaglio: Grom è ora un’impresa inglese. Quasi tutte le buone idee (per quanto banali) imprenditoriali italiane hanno bisogno di essere vendute a imprese estere per poter crescere. Ma in tal modo non sono più imprese italiane, gli utili vanno all’estero e le decisioni vengono prese all’estero.

  • James Keynes |

    C’è un piccolo dettaglio: Grom è ora un’impresa inglese. Quasi tutte le buone idee (per quanto banali) imprenditoriali italiane hanno bisogno di essere vendute a imprese estere per poter crescere. Ma in tal modo non sono più imprese italiane, gli utili vanno all’estero e le decisioni vengono prese all’estero.

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