Prelios, l'advisor Cmc tratta con Soros, Fortress, Elliot e Apollo

Parte il riassetto manageriale di Prelios. E anche per il riassetto societario gli azionisti starebbero, secondo le indiscrezioni, facendo passi avanti. In vista dell’assemblea del prossimo 16 ottobre chiamata a rinnovare il board è infatti stata presentata una lista unica di candidati da parte di Intesa Sanpaolo, Pirelli e UniCredit, azionisti della società immobiliare milanese tramite il veicolo Fenice. Ne fanno parte il presidente Giorgio Luca Bruno, uomo di fiducia di Marco Tronchetti Provera,  e l’amministratore delegato Sergio Iasi. Gli altri nomi sono Davide Mereghetti, cioè il banker di Unicredit che ha seguito tutte le ultime operazioni della galassia Pirelli, Giovanni Angelo Carlo Gilli (banchiere di Intesa Sanpaolo e uomo di fiducia dell’Ad Carlo Messina), Valeria Leone, Arturo Sanguinetti, Giovanni Jody Vender, Andrea Mangoni (direttore generale di Fincantieri), Anna Maria Artoni, Mirja Cartia d’Asero e Rosa Cipriotti. Nel frattempo, stanno proseguendo a grandi passi anche le altre tappe per il riassetto del gruppo immobiliare. Tra ottobre e novembre è prevista infatti la finalizzazione dello scorporo dell’attività degli investimenti da quelle legate ai servizi. Dopo mesi di negoziazioni con le banche finanziatrici l’operazione, seguita dall’advisor Lazard, sarà dunque conclusa sotto ogni aspetto. Il progetto prevede la creazione del nuovo veicolo “Centauro” a cui conferire il ramo d’azienda oltre al trasferimento di una porzione del debito complessivo per un ammontare pari a circa 174 milioni di euro. Intanto sul fronte della ricerca di nuovi investitori industriali, processo che dovrebbe avere come orizzonte temporale tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, l’advisor Cmc (guidato da Carlo Calabria ed Enrico Chiapparoli), nominato dagli azionisti, starebbe sondando l’interesse di diversi soggetti industriali a valutare un investimento in Prelios. Gli incontri e le discussioni starebbero ormai andando avanti da alcune settimane e l’attenzione si sarebbe ormai focalizzata su 4 soggetti: i fondi Apollo, Fortress, Elliot e il Quantum Fund di George Soros, quest’ultimo interessato da tempo a investire nell’immobiliare italiano. Le discussioni sarebbero però in una fase molto iniziale. Così, a distanza di qualche anno, Prelios, salvata a un passo dal baratro qualche anno fa grazie all’impegno degli azionisti, delle banche e del management, in particolare dell’Ad Iasi e del vice-presidente esecutivo Massimo Caputi (dimissionario con il resto del vecchio Cda), sembra pronta a un altro riassetto, che dovrebbe portare all’ingresso di un investitore di tipo industriale (estero) con le spalle abbastanza larghe da rilanciare definitivamente l’azienda.