La Edizione della famiglia Benetton tratta la maggioranza del gruppo cartario Fedrigoni. Secondo indiscrezioni la holding di Ponzano Veneto avrebbe infatti avviato discussioni per un ingresso nel capitale dell’azienda veronese, una delle maggiori realtà del settore in Europa. Si tratta di una nuova trattativa dopo che, negli anni passati, molti hanno provato senza successo a proporsi per un investimento in Fedrigoni. Per ultimo ci ha provato il fondo Charme della famiglia Montezemolo, ma le trattative sarebbero state sospese nel luglio scorso: colpa della difficoltà a strutturare l’operazione sul lato finanziario, della governance e dell’entità della transazione (del valore di oltre 700 milioni di euro). Inoltre in passato la stessa famiglia Fedrigoni ha già concesso diverse volte delle esclusive a numerosi fondi di private equity: dal 2007 ad oggi ci hanno provato infatti Investitori Associati, Towerbroook Capital, Clessidra e diversi altri. Ma mai nessuno è riuscito a chiudere il deal. Alla fine dello scorso anno poi Alessandro Fedrigoni, presidente e nipote del fondatore del gruppo veronese della carta che ha 126 anni di storia, aveva provato la strada dell’Ipo, ritirando però il progetto a causa della volatilità dei mercati. Fedrigoni oggi è una delle aziende di riferimento nel settore della carta. Oltre alle attività tradizionali come la carta per cataloghi, è uno dei fornitori della Banca Centrale europea per la stampa dell’euro, ma produce anche rupie, yuan fino alle carte per assegni e passaporti, grazie alle tecnologie realizzate a Fabriano dalle Cartiere Miliani, rilevate dal Poligrafico dello Stato. Ora la Edizione dei Benetton, ricca di liquidità, starebbe tentando di mettere a segno l’operazione.