Mps, aspettando il socio estero, anche dalla Bce semaforo verde al consolidamento della ripresa

C’è ancora tempo per trovare un socio estero per Siena. L’impressione, tra gli addetti ai lavori, è che per Montepaschi la strada del matrimonio sia ancora lunga. Della decina di banche estere contattate dagli advisor Citi e Ubs quasi nessuna si è detta finora convinta a digerire un matrimonio di questo tipo. Non sono convinte né le francesi Bnp Paribas e Credit Agricole, né grandi gruppi spagnoli come Bbva. Ci sarebbe il più piccolo Banco Sabadell, gruppo iberico che ha una correlazione con Siena: nel suo Cda siede infatti il messicano David Martínez Guzmán che è presidente del fondo Fintech Investment Limited,a propria volta socio di Mps con la Fondazione e la brasiliana Btg Pactual.Tuttavia, come indicato dal presidente della fondazione Mps, Marcello Clarich bisognerà aspettare l’insediamento del nuovo presidente della banca, Massimo Tononi, che ha “una grande esperienza di M&A” per avere qualche novità. In realtà, secondo quanto risulta a questa rubrica, sembra che per Mps potrebbe essere scelta un’altra strada: quella dell’attesa. Cioè fare in modo che la banca consolidi la propria ripresa e faccia decisi passi avanti nel miglioramento della gestione delle problematiche ancora da sciogliere. Quello che infatti non vogliono i gruppi esteri è trovarsi di fronte a una realtà che possa nascondere ancora sorprese. Così anche a livello di Authority (e di Banca Centrale Europea che fino a qualche mese fa aveva dato un diktat) starebbe maturando la convinzione che per Mps non sarà necessario bruciare le tappe. E che per il matrimonio potranno essere attesi tempi migliori.

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