L’ipotesi di unire Ubi Banca, Banco Popolare e Mps, indicata ieri dal Financial Times, era stata già anticipata da questa rubrica lo scorso 5 luglio. Tuttavia era stato precisato che quest’ultima era solo un’opzione presentata da alcune banche d’affari e che contemplava in una seconda fase non l’unione dell’intera Mps alle altre due banche, che nel frattempo si sarebbero dovute già sposare, ma la scissione della sola parte Antonveneta (quella acquisita dal Santander) lasciando quindi la banca senese alle dimensioni originali (quindi prima dell’avventata acquisizione dagli iberici). Tuttavia secondo quanto risulta a questa rubrica quell’ipotesi pare già tramontata, non solo per le difficoltà di esecuzione, ma anche perché per Mps verrebbe preferita (anche in ambienti più istituzionali) un’altra strada, cioè quella della cessione a un gruppo straniero. Un dossier, quello di Mps, che sta girando in parecchi tavoli d’Europa, anche se non sembra ancora stato individuato il gruppo straniero capace di digerire una simile operazione.
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