Tononi e la presidenza di Mps che potrebbe piacere a un partner estero

“Non so perché il mio nome giri come presidente?”. Il presidente di Borsa Italiana Massimo Tononi ha risposto così ieri ai giornalisti che gli chiedevano se davvero sarà il successore di Alessandro Profumo a Mps. Fermo restando che in questo frangente delicato le smentite sono necessarie, il motivo per cui il nome di Tononi circola negli ambienti finanziari è presto spiegato. Mps, se non si realizzerà un matrimonio con una “cugina” italiana (Ubi tra le possibili candidate per un matrimonio), dovrà per forza guardare all’estero. Su questo fronte stanno già lavorando gli advisor Ubs e Citi. I candidati esteri non sono poi tantissimi. Si è guardato alla penisola iberica e sono circolati i nomi del Banco Bilbao Vizcaya Argentaria e del Banco de Sabadell, ma l’impressione è che questi nomi, come spesso accade in questi casi, non siano quelli dei maggiori candidati all’acquisto di Mps. Al di là di quello che succederà a Mps, resta dunque la domanda: perché continua a circolare il nome di Tononi? L’attuale presidente di Borsa Italiana è conosciuto a livello internazionale: è stato a Goldman Sachs ed è stato sottosegretario all’Economia del secondo governo di Romano Prodi. Insomma, ha un profilo internazionale che piace all’estero e sarebbe perfetto nel caso ci fosse un acquirente estero. Inoltre piace al mercato, visto la militanza in Borsa Italiana. Insomma, se l’indicazione di Tononi come presidente fosse vera, sarebbe l’indizio che si va verso una scelta estera per la banca senese.

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