Fusione Wind-3 Italia: si chiude entro ferragosto?

Potrebbe essere un luglio rovente per le telecomunicazioni, un po’ come quel luglio del 2001 quando Tronchetti Provera conquistò Telecom Italia. Forse il paragone è eccessivo, ma la fusione tra Wind e 3 Italia potrebbe davvero cambiare i rapporti di forza sul mercato italiano del mobile. Ci sarebbe meno competizione, meno pressione sui prezzi e se ne gioverebbero anche Telecom Italia e Vodafone. La prima, passata sotto l’egida di Vivendi, diventerebbe più appetibile anche per nuovi azionisti, mentre Vodafone (ricca di cassa) potrebbe tornare a pensare a qualche acquisizione tra i nostri confini. Ma torniamo a Wind-3 Italia: secondo le indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore, l’operazione potrebbe essere annunciata tra luglio e ferragosto. L’accordo di massima sarebbe già stato raggiunto (50% a testa ai due soci Vimpelcom e Hutchison Whampoa) e mancherebbero ora alcuni aspetti da definire. Già deciso sarebbe anche il management. Amministratore delegato resterebbe Maximo Ibarra (attuale numero uno di Wind) mentre Vincenzo Novari resterebbe in Cda nella nuova realtà e sarebbe l’uomo di riferimento di Li Ka-Shing in Italia, dove il magnate di Hutchison Whampoa ha diversi interessi.

  • DKDIB |

    Non si sa nulla, su quale brand useranno?
    Sono anni che si parla di questa fusione ma la questione del marchio mi pare che non sia mai stata citata.
    L’unico precedente che conosco è la fusione fra Orange e T-Mobile in UK (fine 2012?): in quel caso nacque EE, quindi optarono per un brand totalmente nuovo.

  • DKDIB |

    Non si sa nulla, su quale brand useranno?
    Sono anni che si parla di questa fusione ma la questione del marchio mi pare che non sia mai stata citata.
    L’unico precedente che conosco è la fusione fra Orange e T-Mobile in UK (fine 2012?): in quel caso nacque EE, quindi optarono per un brand totalmente nuovo.

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