L’asta sull’Istituto centrale delle banche popolari lascia un po’ di polemiche in queste ore. Mentre domani è atteso il comitato esecutivo dell’Icbpi che dovrebbe prendere una decisione sulla vendita, indicando a quale soggetto concedere un’esclusiva (fra i due soggetti in gara cioè i fondi Cvc-Permira e Bain Capital-Advent-Clessidra), la cronistoria degli ultimi giorni ha del sorprendente. Non tanto per l’asta in sè, gestita da Mediobanca ed Equita e dallo studio Lombardi Molinari Segni, quanto per i colpi di scena da venerdì ad oggi. Infatti venerdì scorso pareva che fosse imminente l’assegnazione dell’esclusiva a Cvc-Permira. Poi, gli azionisti di Icbpi avrebbero dato una scadenza ai due fondi per soddisfare 4-5 punti non soddisfatti. Così, il comunicato stampa che sembrava fosse in arrivo nella serata di venerdì (sull’esclusiva a Cvc e Permira) è stato messo nel cassetto. Nel frattempo, i due fondi avrebbero fatto sapere che l’offerta, così come formulata venerdì ma senza i 4-5 punti ulteriori richiesti dalle banche, aveva una scadenza temporale, ovvero il week-end appena passato. Secondo le indiscrezioni, Permira e Cvc avevano messo sul tavolo 2 miliardi e 50 milioni di euro, quasi interamente in equity (la componente di debito era molto contenuta al 15%), caratteristica certamente molto apprezzata da Bankitalia, che guarda di mal occhio i buyout che caricano di debito i soggetti vigilati. Tuttavia mancavano i 4-5 punti pretesi dalle Popolari per dare il via libera definitivo all’offerta. Quindi, se poco più di 48 ore fa la partita era chiusa, ora sembra tutto riaperto. Così il consorzio formato da Bain Capital, Advent International e Clessidra torna pienamente in corsa con un’offerta a 2,1 miliardi ma con una dose di debito che fino al week end scorso era maggiore. In serata sono le attese le offerte migliorative sia di Cvc-Permira sia di Bain Capital-Advent-Clessidra. Cvc e Permira dovrebbero venire incontro alle condizioni chieste dalle Popolari nel week end per avere successo, mentre il consorzio Bain-Advent-Clessidra potrebbe aumentare la componente equity nella sua offerta fisssata a 2,1 miliardi. I principali azionisti di Icbpi sono Credito Valtellinese (20,39%), Banco Popolare (9,62%, più 5,76% in capo a Holding di Partecipazioni Finanziarie), Bper (8,69%), Popolare Vicenza (9,99%), Veneto Banca (9,99%), Iccrea (7,92%), Popolare Cividale (5,14%), Banca Popolare di Milano (5%) e Ubi (5,14%). Cvc e Permira sono affiancati nel deal da diversi adviser: Ubs, Banca Imi e Kpmg sul fronte finanziario; Alix Partners e Roland Berger per gli aspetti industriali; Chiomenti e Legance come studi legali. La cordata Bain-Advent-Clessidra può contare sull’assistenza di Vitale & Co, Rothschild, Franco Bernabè, Hsbc e Goldman Sachs.
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