Charme batte (per ora) il Fondo Strategico su Fedrigoni: valutazione di 7 volte il Mol

Durera’ fino a giugno l’esclusiva con la quale il fondo Charme della famiglia Montezemolo provera’ a rilevare una quota (si parla una minoranza) delle cartiere Fedrigoni. Quest’ultima stava infatti provando a quotarsi con l’assistenza di Unicredit e Bnp Paribas. Ma nel frattempo, in un doppio binario, sarebbero arrivate offerte di alcuni private equity: alcune per la minoranza altre per la maggioranza del gruppo. Fra queste (in campo sarebbero scesi anche fondi esteri e un interesse ci sarebbe stato pure da Clessidra) quella di Charme che ha ottenuto quindi un’esclusiva fino a giugno. Charme avrebbe battuto per ora, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, anche la concorrenza del Fondo Strategico Italiano guidato da Maurizio Tamagnini, anch’esso interessato a una minoranza. A far propendere per la scelta di Charme ci sarebbe stata l’opinione favorevole dell’Ad di Fedrigoni Claudio Alfonsi, che preferisce cedere una minoranza. Negli ambienti finanziari si indica ora che la base della trattativa sarebbe una corposa minoranza a una valutazione di circa 7 volte il margine operativo lordo. Advisor di Fedrigoni sarebbero Unicredit e lo studio Chiomenti, mentre Charme al momento non avrebbe advisor.  

  • Alex64 |

    Certo, l’inutilità del FSI non si commenta neanche più, dovunque prova (si veda la Doleo), fallisce. E intanto ci becchiamo le “operazioni fantastiche” alla Renzi (si veda Inesit).

  • Alex64 |

    Certo, l’inutilità del FSI non si commenta neanche più, dovunque prova (si veda la Doleo), fallisce. E intanto ci becchiamo le “operazioni fantastiche” alla Renzi (si veda Inesit).

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