Fininvest cede quasi l'8% di Mediaset: il rebus della vendita e le ipotesi da fanta-finanza sull'interesse per Telecom Italia

Dove investirà Fininvest l’importante liquidità ottenuta dalla cessione in queste ore di quasi l’8% (un accelerated bookbuilding effettuato con Merrill Lynch e Unicredit) di Mediaset? La società della famiglia Berlusconi ha infatti indicato che la liquidità recuperata dalla holding verrà reimpiegata per rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della società e per agevolare eventuali investimenti in un’ottica di diversificazione del portafoglio azionario. Al termine del collocamento, Fininvest manterrà una partecipazione di circa il 33,4% nell’azienda televisiva e potrà continuare ad assicurare la stabilità di un azionariato di riferimento sia nelle assemblee ordinarie sia in quelle straordinarie. Ma la domanda sorge ancora spontanea: dove diversificherà Fininvest? Ovvio che il settore target sarà fuori dall’intrattenimento. Difficile che Fininvest voglia investire in banche, malgrado il prossimo risiko delle Popolari. Come dimostra la querelle su Mediolanum (con la quota Fininvest in un trustee pronta ad essere ceduta entro il 2016) il settore finanziario non sembra al momento tra le priorità della famiglia Berlusconi. Quindi, tra gli addetti ai lavori, girano due possibili settori di interesse nel futuro di Fininvest: l’immobiliare e le telecomunicazioni. Ora circola anche un’ipotesi di fanta-finanza che come tale, fino a evidenze contrarie, va segnalata: c’è chi ipotizza, tra le fonti sentite dal Sole 24 Ore, che Fininvest potrebbe puntare a investire su Telecom Italia, in questo momento sempre più simile a una public company. E dove tra l’altro è arrivato un finanziere vicino alla famiglia Berlusconi, come Vincen Bollorè, a capo del gruppo Vivendi. Fanta-finanza? Di sicuro l’ipotesi sembra poco probabile, visto le difficoltà politiche che potrebbe avere. E’ inoltre ormai da molti anni che si parla di un’aggregazione Mediaset-Telecom Italia senza che nulla si concretizzi.