Allestito il consorzio bancario per l'Ipo di Poste Italiane: nove istituti italiani ed esteri in campo per la quotazione dell'anno

L’Ipo di Poste Italiane prende corpo. E risulterebbe ormai allestito il consorzio bancario di collocamento e di garanzia. Insomma, sembra proprio che il Tesoro, contrariamente alle previsioni di molti addetti ai lavori, stia spingendo per far sbarcare Poste Italiane sul mercato già quest’anno.Ieri c’è stato un vertice al ministero del Tesoro con la presenza dell’Ad, Francesco Caio, di Vincenzo La Via, direttore generale del Tesoro, e di Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica. Presenti anche gli advisor del Tesoro e della società, cioè Lazard e Rothschild e lo studio legale Gianni Origoni Grippo. Ma la novità è la definizione del consorzio bancario. Secondo quanto spiega il Messaggero, global coordinator sono Mediobanca, Banca Imi, Bofa Merrill Lynch e Citi, mentre al piano di sotto con il ruolo di bookrunner agiscono Credit Suisse, Ubs, Goldman Sachs, Jp Morgan e Morgan Stanley.