Tregua tra Onorato e Clessidra su Moby-Tirrenia. Ma ora l'armatore dovra' trovare i soldi per liquidare il fondo

Colpo di scena nella vertenza che ha visto impegnati negli ultimi due mesi l’armatore proprietario del gruppo Moby e Clessidra, il fondo di private equity creato da Claudio Sposito. Quando sembrava che ormai la trattativa fosse definitivamente naufragata (lo stesso imprenditore aveva fatto sapere dell’esito negativo), c’è stato invece un ritorno di fiamma. Sarebbe stato così firmato, con i buoni auspici di Unicredit, l’accordo tra l’armatore e il fondo di private equity. In sostanza, Clessidra ha ottenuto l’impegno di Moby a rilevare entro sei mesi, ad un determinato prezzo, tutte le quote da essa detenute nel capitale della stessa Moby e in quello di Tirrenia, la compagnia di navigazione pubblica privatizzata tre anni fa. Potrebbe così chiudersi in questo modo una vertenza tra i soci forti di Tirrenia aperta proprio dopo il matrimonio nel 2011 sotto le insegne della compagnia di navigazione privatizzata, che conta 300 milioni di ricavi. Ovviamente bisogna usare il condizionale. Non sarebbe ancora tutto risolto. Onorato dovrà ora cercare  i capitali necessari a rilevare la quota di Clessidra. Probabile che Moby possa ottenere un finanziamento di Unicredit, ma sembra anche praticabile la strada di un alleato finanziario per Onorato, con un nuovo un fondo che subentrando a Clessidra fornisca nuovi capitali.