Arrivano le offerte per le attività di Eon Italia. Sono attese domani dall’advisor Goldman Sachs le proposte vincolanti per gli asset italiani del colosso tedesco dell’energia, del valore di 2 miliardi di euro. Sul piatto ci potrebbero essere almeno 7-8 offerte per i differenti perimetri. Si tratta di una cessione che potrebbe cambiare gli equilibri del mercato nazionale: l’offerta potrebbe arrivare da gruppi come A2a, Enel e, forse Edison-Edf, unica interessata a rilevare tutte le attività del gruppo tedesco in Italia.
Sul tavolo ci sono circa 6 gigawatt di generazione, anche idroelettrica, cui si aggiungono le quote nel rigassificatore Olt e del progetto del gasdotto Tap, ma anche circa 900.000 clienti elettricità e gas. L’attività più ambita è proprio quest’ultima, tanto che le offerte dovrebbero focalizzarsi in maggioranza sul portafoglio dei clienti. Proposte vincolanti, secondo i rumors, potrebbero arrivare da A2a (affiancata da Deutsche Bank) e anche da Enel, assistita da Banca Imi. Ma per i 900mila clienti sarebbero della partita anche la romana Gala (affiancata dall’advisor EnVent), la svizzera Alpiq fino all’Italtrading (assieme all’advisor PricewaterhouseCoopers) della famiglia Fabiani. In tutto per i clienti di Eon Italia sul piatto ci potrebbero essere almeno 5 offerte. Inoltre A2a potrebbe essere interessata anche alle centrali idroelettriche. In campo potrebbe scendere la cinese Shanghai Electric Power, da capire con quali obiettivi.
Ma su tutta la trattativa incombe l’ipotesi una fusione tra Edison, controllata di Edf, ed Eon Italia. Il colosso francese dell’energia non ha infatti voluto partecipare all’asta. Ci sarebbero così stati, in maniera riservata, una serie di incontri tra i top manager di Edf e quelli di Eon, fermatisi dopo la notizia della sostituzione di Henri Proglio alla guida di Edf. Al posto di Proglio è arrivato Jean-Bernard Levy, che avrebbe ripreso in mano il progetto italiano con Eon. Tuttavia è probabile che quest’ultima attenderà di ricevere le offerte vincolanti per valutare se preferire una vendita a spezzatino oppure una fusione con Edison. Solo a quel punto si potrà capire se il gruppo tedesco ed Edf convoleranno a nozze sulle attività italiane.