Rai Way è pronta ad archiviare l’offerta e nel frattempo, secondo i rumors, potrebbe aprire il fronte delle acquisizioni, con un occhio interessato alle torri di Wind per le quali l’altro ieri sono arrivate le offerte non vincolanti. Il primo fronte, quello più caldo, per la controllata di viale Mazzini è lo sbarco in Borsa. Proprio ieri il management era ancora in road show a Londra a incontrare gli istituzionali inglesi e americani. L’offerta si chiuderà oggi: con una sottoscrizione dell’Ipo pari a due volte l’offerta al prezzo unitario di 2,95 euro. I dati sono incoraggianti: alla vigilia le richieste di titoli per la controllata della Rai sono quasi il doppio delle 83 milioni di azioni messe sul mercato (pari al 30,5% del capitale). Il prezzo resta quello minimo della forchetta prevista e cioè 2,95 euro (2,95-3,50 l’intervallo indicato dal venditore) per una valorizzazione della società di 802 milioni. Proprio la scelta del prezzo minimo avrebbe creato maggior interesse tra istituzionali e hedge fund.
L’offerta globale – coordinata da Imi, Bnp Paribas, Credit Suisse e Mediobanca – è rivolta per il 90% a investitori istituzionali e per il restante 10% al pubblico e ai dipendenti. C’è poi un altro fronte, quello dell’asta sulle torri di Wind: operazione da circa 700 milioni. Agli advisor Banca Imi e Hsbc sarebbeero arrivate 7 offerte non vincolanti. Tra queste quelle con il prezzo più alto sarebbero quelle di American Tower, di F2i assieme a Providence, di Abertis e di Ei Towers. Le altre offerte arriverebbero da Amp e da francese Antin ma secondo i rumors ci sarebbe pure Rai Way in alleanza con un fondo.